O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

giovedì 25 aprile 2013

Il Torrente Carsia e la Costa Ferraglia


Dal poggio della croce di Prata, osservando verso sud, si vede il crinale della Costa Ferraglia fiancheggiare il la gola del Torrente Carsia e allungarsi fin quasi la piana di Perolla. Questa linea di colline, parte idealmente dal Poggio Sciamagna e termina in prossimità dell’agrizona sottostante Massa Marittima denominata Pianizzoli.


Il profilo orientale della Costa Ferraglia, a destra il Poggio Sciamagna

Mi è capitato più volte di scendere giù fino al Carsia, seguendo le esili tracce di un sentiero che immagino un tempo nobile, a solcare terreni nelle cui profondità ferveva l’attività mineraria, come la lunga galleria di scolo delle acque chiamata “il Gallerione”, che da Niccioleta va a confluire proprio sul Carsia ma quando ormai il torrente è alle porte del Borgo di Perolla.

La prima avventura sulle esili rive di questo ruscello, che nasce dai Poggi di Prata ed ha l’importante ruolo di unico corso d’acqua che passa sotto l’alto ponte in cemento armato costruito nella seconda metà degli  anni ’80, l’ho già descritta in un altro post. Allora ebbi anche l’infausta idea di portarmi dietro la Lilly, assolutamente inconsapevole di ciò che avrei trovato di fronte a me, ma se non altro rese ancora più avventurosa quell’uscita.


Il Torrente Carsia nel suo corso a monte, ancora in prossimità di Prata