Dal
poggio della croce di Prata, osservando verso sud, si vede il crinale della
Costa Ferraglia fiancheggiare il la gola del Torrente Carsia e allungarsi fin
quasi la piana di Perolla. Questa linea di colline, parte idealmente dal Poggio
Sciamagna e termina in prossimità dell’agrizona sottostante Massa Marittima
denominata Pianizzoli.
Mi è capitato più volte di scendere giù fino al Carsia, seguendo le esili tracce di un sentiero che immagino un tempo nobile, a solcare terreni nelle cui profondità ferveva l’attività mineraria, come la lunga galleria di scolo delle acque chiamata “il Gallerione”, che da Niccioleta va a confluire proprio sul Carsia ma quando ormai il torrente è alle porte del Borgo di Perolla.
Il profilo orientale della Costa Ferraglia, a destra il Poggio Sciamagna |
Mi è capitato più volte di scendere giù fino al Carsia, seguendo le esili tracce di un sentiero che immagino un tempo nobile, a solcare terreni nelle cui profondità ferveva l’attività mineraria, come la lunga galleria di scolo delle acque chiamata “il Gallerione”, che da Niccioleta va a confluire proprio sul Carsia ma quando ormai il torrente è alle porte del Borgo di Perolla.
La
prima avventura sulle esili rive di questo ruscello, che nasce dai Poggi di
Prata ed ha l’importante ruolo di unico corso d’acqua che passa sotto l’alto
ponte in cemento armato costruito nella seconda metà degli anni ’80, l’ho già
descritta in un altro post. Allora ebbi anche l’infausta idea di portarmi
dietro la Lilly,
assolutamente inconsapevole di ciò che avrei trovato di fronte a me, ma se non
altro rese ancora più avventurosa quell’uscita.