Bambini di Manina del Madagascar

Agli inizi del 2007, cercando su internet informazioni sul Madagascar e sull’isola Nosy Be, dove con mia moglie ci saremmo recati in Giugno per il nostro viaggio di nozze, mi imbattei nell’associazione I Bambini di Manina del Madagascar.

Nata dalla volontà di un’insegnante napoletana di nome Manina Consiglio, che una volta in pensione si è stabilita in Madagascar, dapprima come turista poi in pianta stabile, questa associazione inizialmente cominciò con l’aiutare i bambini poveri del Madagascar, cercando di dare loro un futuro attraverso l’assistenza sanitaria gratuita e l’istruzione attraverso la costruzione e apertura di molte scuole gratuite. Tutto nel rispetto delle tradizioni locali e senza ingerenze esterne, in fondo quella popolazione, per lo sviluppo, ha bisogno soprattutto delle altrimenti inesistenti infrastrutture.


In seguito, l’eco delle sue azioni e le possibilità derivate dall’appoggio dall’Italia di varie associazioni e istituzioni sono diventate così significative da permettere all’associazione di occuparsi di altre problematiche tipiche della povertà assoluta in cui versa la popolazione malgascia, spaziando da corsi di alfabetizzazione con annesse aperture di biblioteche, corsi per l’apprendimento di mestieri quali elettricisti e falegnami, dispensari di medicinali e ambulatori, assistenza agli invalidi, ai carcerati, assistenza sociale ai più indigenti tramite distribuzione di beni e viveri di prima necessità, attività sociali quali costruzione e supporto alle iniziative sportive (basket, football) e molte altre ancora.

IMMAGINI DALLE SCUOLE DI MANINA

 

Tramite Alex, un milanese che ha aperto un’attività turistica sulla spiaggia di Nosy Be, e che sostiene appunto l’associazione di Manina, ospitando sul suo sito una sezione che ne parla, ebbi il numero di cellulare di Manina, così telefonai a questa signora, chiedendogli consigli per il nostro viaggio e offrendomi di aiutarla nel modo che lei ritenesse più opportuno, una volta laggiù. Con mia sorpresa mi confidò che in quel periodo si trovava in Italia, per seguire aspetti amministrativi e per partecipare di persona ad una serie di iniziative che si sarebbero svolte finalizzate al sostegno della sua associazione, e che sarebbe stata presente, di lì a poco, in quel di Siena, a soli 30km da casa mia!!

Ci mettemmo dunque d’accordo, e precisamente il 16 Febbraio, insieme a Mirko Lastretto dell’associazione Alicat, incontrammo Manina a casa di alcuni suoi amici nei dintorni di Siena. Conobbi quindi questa incredibile persona, molto spontanea, sempre solare, diretta. Ebbi l’impressione di una donna che non “sprecava” parole inutilmente, d’altro canto chi si reca laggiù non ha bisogno di raccomandazioni per rendersi conto dello stato di povertà in cui versa la popolazione malgascia, eppure così piena di dignità. Manina bada al sodo, riesce a descrivere un momento triste alla stessa maniera di un momento felice, con la solita “aurea” che la contraddistingue, riassumendo un principio (direi anche una filosofia di vita) secondo cui tutto ciò che la vita può offrirci va accolto comunque, anche se a volte difficilmente, con serenità.

IMMAGINI DALLA NURSERY DI MANINA

 

Rimanemmo così d’accordo sul nostro incontro in Giugno giù in Madagascar, e nell’occasione, anche grazie al fondamentale contributo del mio medico di famiglia, portai un sacco di medicinali e attrezzature chirurgiche, stipate all’inverosimile nella mia valigia, oltre ad altro materiale che mi fu consegnato, prima della partenza dalla Malpensa, direttamente da Cinzia, una ragazza di Milano molto impegnata nell’aiutare Manina.

Al secondo giorno di permanenza a Nosy Be, ci recammo a casa di Manina, qui sotto potete leggere il racconto che ne feci sul forum dell’associazione:

"La mattina che ci siamo recati da lei ci ha accolti nella sua casa, costruita in stile malgascio, a prima vista essenziale, ma in realtà molto accogliente, immersa nel verde lussureggiante, piena di piante e fiori, un ambiente molto rilassante.

Proprio di fronte alla sua casa ci sono alcune delle scuole da lei costruite. Dopo che gli consegnai tutto il materiale medico e le medicine stipati all’inverosimile nella mia valigia, ci portò a visitare le scuole materne, quella con i bambini di 4 anni, poi quella di 5, infine quella con i più piccoli di 3 anni.

Non vi dico l’emozione, la pelle d’oca e i lucciconi agli occhi di quei momenti, sono sensazioni che non si descrivono. Mi ha molto colpito l’educazione di quei bambini, tutti ordinati e pronti a seguire le maestre, come in un allegro gioco, a descriverci cantando i mesi dell’anno, i giorni della settimana, i numeri, le cose che vanno fatte ogni mattina ecc..ecc..

Poco dopo il nostro arrivo ci fu l’ora della ricreazione, i bambini uscirono tutti fuori tirandoci dei baci e quindi…foto ricordo!!!

Manina ci spiegò di come alcuni bambini, non avendo nulla da mangiare, se ne stanno a guardare gli altri in silenzio; allora li fece chiamare a casa sua, dove nel frattempo eravamo rientrati, per dargli almeno una caramella o un dolcetto, fatto sta che invece arrivarono tutti i bambini, maestra compresa, e la casa fu quindi invasa da tutte queste piccole creature, che comunque, sempre molto educate, aspettavano il loro turno per la caramella.

LA CONSEGNA DELLE CARAMELLE A CASA DI MANINA !!

 

Venne il momento dei saluti, anche perché aveva già una ragazza ospite, non dopo una serie di consigli e dritte che gli chiesi per cercare di organizzarci meglio nei giorni seguenti.

Il giorno dopo comunque ci siamo rivisti nella capitale Hell Ville, proprio di fronte alla sua nursery, lei aveva un impegno, una riunione sull’agricoltura assieme a delle autorità locali, ci fece strada comunque nella nursery e invitò le ragazze che badano ai bambini a farci entrare tranquillamente. Questo fu necessario in quanto le ragazze non amano che i bianchi si avvicinino troppo ai piccoli, per via dei tristi fenomeni legati al traffico illecito di organi (rabbrividii quando sentii queste parole mentre di fronte avevo questi bambini e bambine che mi guardavano gioiosi..).

...RICORDI DALLA NURSERY...

 



La "Camera Letto" della Nursery

Ringraziammo di cuore le ragazze per la loro disponibilità e soprattutto per il lavoro che facevano, mentre i bambini mi si stringevano tutt’intorno incuriositi dalla videocamera (troppo forte fu il desiderio di conservare un ricordo più tangibile di quella esperienza, anche se limitai le riprese e le foto per non sembrare troppo invadente).

Nei giorni seguenti feci arrivare a Manina, tramite la volontà dell’operatrice Hotelplan, un sacco di altri medicinali che mi avevano lasciato gli altri clienti dell’hotel, questo su richiesta esplicita di Manina, in quanto troppo spesso i medicinali o qualunque altro materiale per lei vengono lasciati agli hotel salvo poi non arrivargli mai, e questo certo non fa onore, per non dire di peggio."

Per il suo operato, nel 2004 Manina fu insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Repubblica del Madagascar.

Il 15 Ottobre 2008, Manina ricevette dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Cliccate qui per scaricare l’attestato d’onorificenza.

Per conoscere meglio Manina, l’associazione, le attività da essa svolte, e come poterle sostenere,

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UN VELOMA (saluto) A TUTTI !!!

"...se hai un solo dente sorridi con quello..." (proverbio malgascio)