O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

lunedì 26 novembre 2012

[Come è andata??] RoccaTrek - 3a Tappa [07/10/2012]



Come previsto la nottata passa abbastanza bene e, chi più chi meno, ha avuto il tempo di farsi la sua riposante dormitina. Fuori dalla tenda, manco a dirlo, quando mi affaccio (perché anche stamani sveglia alle 6.30), la nebbia la fa ancora da padrone, contribuendo a rendere più buio del solito l’ambiente circostante, almeno finche non comincerà a farsi spazio un po’ di pallida luce. Riprendiamo le solite, piacevoli routine della mattina, la colazione, il caffè caldo, e poi via a rimontare tutto per la partenza. Il Carne non è dell’umore buono, già dal mattino si sveglia subito con il dolore martellante, capiamo subito che per lui oggi potrebbe essere un calvario, che potrebbe abbandonarci anzitempo. Sarebbe un peccato, sarebbe meglio finire tutti insieme, comunque quando uno non ne può più c’è poco da fare. Questo RoccaTrek in tre giorni era già impegnativo sulla carta, e non ha tradito le attese una volta affrontato nella realtà. Siamo a quota 43km dalla partenza, ne abbiamo ancora 20 quest’oggi.

Quasi pronti alla partenza!!
Si scende ripidi sul sentiero n.306

domenica 25 novembre 2012

[Come è andata??] RoccaTrek - 2a Tappa [06/10/2012]


La nottata passa veloce, anche perché alle 6.30 avevo rimesso la sveglia, peraltro non utilizzata visto che già alle 6.10 ero quasi pronto per uscire dalla tenda. Oggi non bisogna partire troppo tardi, abbiamo già un km avanzato dalla tappa di ieri, l’ideale sarebbe rimettersi almeno in pari in questa seconda lunga tappa dove, a differenza di ieri, avremo anche le prime salite da dover affrontare. Tutto sommato tutti e quattro abbiamo alternato fasi di sonno ad altrettante di veglia, un fruscio incessante per tutta la notte attirava a turno la nostra attenzione, sembrava quasi che fuori piovesse, in realtà era solo il rumore sordo dell’acqua del fiume provenire dalla sottostante gola, unito all’incredibile tasso di umidità che faceva letteralmente piovere acqua sulla nostra tenda dai rami degli alberi circostanti. La cosa più buffa che ricordo di questa notte, l’aver sorpreso Emiliano che, tiratosi su, confabulava nel sonno un’incomprensibile conversazione.



 







Il Piusti fa colazione nel buio, più tardi Emiliano e il Carne smontano la tenda


[Come è andata??] RoccaTrek - 1a Tappa [05/10/2012]



Finalmente, dopo lunghi rinvii e ripensamenti, è arrivato il momento del RoccaTrek. Un’escursione che mi ha sempre affascinato ma che per un motivo o un altro è non avevo mai avuto modo di affrontare. Per l’occasione non sarò solo, ma avrò ben tre compagni d’avventura: il ritorno del Piusti, Emiliano, e Andrea “il Carne”. La preparazione va avanti da qualche mese, sulla scelta del materiale da portarsi dietro, con una lunghissima serie di email, tanto che l’oggetto di ogni email che arriva ultimamente era diventata “Re: re: re: re: re: re:…” e così via all’infinito. Per reciproci impegni abbiamo anche dovuto rinviare sempre la partenza, ma alla fine, al terzo rinvio, siamo pronti, il primo fine settimana di Ottobre è quello giusto, e ci assiste anche il meteo. L’estate sembra non voler più finire, a qualche debole pioggia dei giorni precedenti si è sostituito nuovamente un bel sole che la farà da padrone in quasi tutto il fine settimana.

Si parte per il RoccaTrek!!!

sabato 18 agosto 2012

[Come è andata??] A.V.M. - 6a Tappa [29/07/2012]

Oggi è la tappa finale, oggi l’Alta Via del Mago finisce con il ritorno al Campeggio Peio, oggi MagoZichele corona un sogno durato un anno e, per un bel po’, il desiderio di montagna, quella vera, si placherà.


La nottata passa veloce al Rifugio Stella Alpina, anche perché alle 4.30 sono già in piedi. Cerco di fare minor rumore possibile per non svegliare la coppia di fidanzati compagni di camerata, e non accendo nemmeno la luce, indossando la torcia frontale. Scendo, le scale di legno scricchiolano nel silenzio generale. L’anziana gestrice del rifugio non sarà ancora scesa di sotto, quando me lo lascerò alle spalle. Fatico un po’ a trovare le luci della sala, già apparecchiata per tutte le colazioni, ma dove spicca a centro tavola un thermos già pronto per me con del the. Solita grande e abbondante colazione (oggi le calorie se ne andranno) poi esco già coperto di giacca impermeabile e copri zaino. Spengo le luci della sala, e saluto l’ancora sonnolento rifugio.

h5.40, il Mago parte per la 6a tappa!
La discesa lungo il sentiero n.108bis










domenica 12 agosto 2012

[Come è andata??] A.V.M. - 5a Tappa [28/07/2012]


La nottata al Rifugio Silvio Dorigoni, complice l’alta affluenza di ospiti, è stata abbastanza movimentata. La porta d’ingresso dei bagni, situata proprio all’inizio della brevi scale di accesso alla camerata “Gongolo” in mansarda, prima di porta, è stata un continuo apri e chiudi di gente che ne aveva bisogno, o che semplicemente non riusciva a prender sonno. Solo più tardi scoprirò che, nelle camerate sottostanti, c’erano così tante persone che il caldo, per loro, era opprimente; una visita al bagno era più che altro per prendere una boccata d’aria.. Il tempo per una dormita l’ho trovato comunque, e questa ha fatto sì di non essere in piedi in condizioni critiche. Beccato il momento giusto per andare in bagno (eh sì..quando siamo in tanti..) mi vesto e chiudo lo zaino, poi scendo per una bella e abbondante colazione. Alberto sta ancora sonnecchiando, per lui anche i ritmi del sonno rispecchiano la sua filosofia di “slow mountain”..

Il Mago lascia il Rif. Dorigoni
Qualcuno la prende con calma..










venerdì 10 agosto 2012

[Come è andata??] A.V.M. - 4a Tappa [27/07/2012]


La seconda notte al rifugio Larcher è passata abbastanza bene (e ti credo, con la giornata di ieri..), magari sarà anche che comincio un po’ ad abituarmi a dormire ad altitudini più elevate rispetto al solito, mescolata con un po’ di stanchezza che comincia pian piano a fare capolino. Per sicurezza stanotte ho messo su anche i tappi auricolari alle orecchie, non si sa mai, se magari qualcuno dei miei compagni di camerata fiorentini avesse il vizio di russare.. Mi sveglio con la suoneria da loro settata per le 5.30, sarebbe inutile provare a dormire ancora. Qualcuno di loro non ha dormito troppo bene, spero siano in forma, perché, affacciandomi dalla finestra, un bellissimo Cevedale infuocato dai primi raggi di sole, li sta aspettando alla prova.










h5.56, le Cime Cevedale sembrano infuocate con i primi raggi di sole..

lunedì 6 agosto 2012

[Come è andata??] A.V.M. - 3a Tappa [26/07/2012]


Ci siamo, oggi è sicuramente la giornata più delicata dell’intera Alta Via del Mago. Il sogno, che dura da un anno circa, è a un passo dalla realizzazione, o dalla probabile chiusura in un cassetto. Le impressioni avute ieri da Sergio e Marco non sono confortanti, l’istinto direbbe di tener duro comunque, ma la testa ragiona già in una situazione remissiva e di ripiego. Questo contrasto di emozioni probabilmente è la causa di una nottata non passata in maniera ottimale, nonostante sia riuscito comunque a dormire un po’ (vorrei credere a sufficienza), già a mezzanotte mi sono svegliato la prima di numerose volte, non rendendomi conto se era per via dell’altitudine, per via che ero un po’ “tappato” e non respiravo bene con il naso, o per via, come detto sopra, dei mille pensieri che mi assalivano. Quello che ricordo perfettamente è che alle 00.00, quando mi sono svegliato, credevo già di aver dormito per ore..

h5.17, il sole splende già sul Cevedale
MagoZichele segue Sergio e Marco











venerdì 3 agosto 2012

[Come è andata??] A.V.M. - 2a Tappa [25/07/2012]


La seconda notte al rifugio Doss dei Gembri è passata molto bene, nonostante la salita di ieri e il fatto che ogni giorno aggiorno sempre il conto dei km percorsi, ma soprattutto il computo totale del dislivello+, mi rendo conto che, pur essendo già a dei numeri ragguardevoli, in proiezione dei prossimi giorni, la forma per adesso è veramente ottima. Mi sveglio e preparo intorno alle 6.30, e fra una consueta ricca colazione (anche per questo si adorano i rifugi..) e i saluti a Mirko, mi incammino alle 7.30. Stamani non c’è fretta, la giornata è spettacolare, cielo completamente sereno, finora non ho certo avuto torto nell’anticipare la partenza dell’Alta Via. Con Mirko ci auguriamo di vederci di nuovo, e con la mia scontata promessa di fargli sapere quando avrò pubblicato sul blog i racconti dell’Alta Via.

h7.30, MagoZichele saluta il Vioz
Comincia il sentiero n.127










[Come è andata??] A.V.M. - 1a Tappa [24/07/2012]


Ci siamo, quest’oggi supererò il mio personale limite di altitudine mai raggiunto, che è miseramente limitato ai 2909mt del Piz Duleda. Però, d’altra parte, non è nemmeno due anni che sono diventato “Mago”, e quindi più di così, finora, non ero riuscito ad andare. Dalle mie parti, grandi camminate ok, ma in quanto ad altitudini scarseggiamo, l’Alta Via del Mago è nata proprio anche per sanare una voglia di arrivare più in alto possibile, compatibilmente con le mie possibilità, senza strafare. Il Vioz rappresenta un buon banco di prova, perché non assolutamente impegnativo dal punto di vista sentieristico, ma con un dislivello e un’altezza (3645mt) di tutto rispetto, fondamentali per testare le proprie capacità e livello di allenamento.

h7.20, il Mago parte per il Vioz!
Veduta sui Piani del Vioz











martedì 31 luglio 2012

[Come è andata??] A.V.M. - Tappa 0 [23/07/2012]


Lunedì 23 Luglio 2012, in fretta e furia, in gran segreto, e in anticipo di quasi una settimana, decido che l’ora dell’Alta Via del Mago è giunta. Sarei dovuto partire il 28 Luglio, di Sabato, ma già da tempo, osservando miliardi di siti di meteorologia, e confidando sul fatto che quasi tutti all’unanimità sancivano per quella settimana un periodo molto perturbato, ho deciso che non avrei dovuto aspettare oltre, e approfittare invece della finestra di bel tempo in questa settimana n.30 dell’anno 2012. Prenotati velocemente i pernottamenti nei rifugi, sistemate tutte le cose in macchina, controllato per l’ennesima volta il contenuto della zaino, ma sì…meglio non pensarci troppo e partire. Unico grosso rammarico, non poter condividere con l’amico Lorenzo la tappa n.1, l’andata e ritorno al Monte Vioz, che avremmo dovuto fare Domenica 29, e che avevamo pianificato da tempo.

MagoZichele comincia l'Alta Via !!!
Il Sentiero Botanico









martedì 17 luglio 2012

A.V.M. - 6a Tappa

Rif. Stella Alpina - Rabbi - Passo Cércen - Peio

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 24,5 Km
Durata = 10 h
Difficoltà = molto difficile
Dislivello+ = 1600 mt.
Altezza max = 2620 mt.



Siamo all'ultima tappa dell'Alta Via del Mago, dove faremo rientro a Peio, dopo una lunghissima ed estenuante tappa finale di ben 26 km!! Scendendo dalla Valle Lago Corvo, raggiungeremo la Val di Rabbi, e l'omonimo paese, per poi proseguire risalendo la Val Cércen. Dal Passo Cércen, l'ultima discesa fino al ritorno a Cogolo di Peio, a poche centinaia di metri dal Campeggio ValdiSole e da Peio Fonti.

Questa tappa ovviamente lascia spazio a molte interpretazioni: non essendo certo una passeggiata, e dopo le fatiche dei giorni precedenti, la si può ovviamente dividere in due tappe, fermandosi a Rabbi, ma per chi se la sente, può rappresentare un'entusiasmante sfida finale. I quasi 25 km, uniti al ragguardevole dislivello+ di 1600mt, necessario per risalire dai circa 1200mt di Rabbi agli oltre 2600 del Passo Cércen, sono stimolanti anche perché andremo a percorrere una parte del leggendario Sentiero Italia. Credo che, una volta giunti al Passo Cércen, uno sguardo verso tutto ciò che abbiamo affrontato nei giorni precedenti, saprà darci delle emozioni indescrivibili, prima del definitivo ritorno alla "civiltà"...


lunedì 16 luglio 2012

A.V.M. - 5a Tappa

Rif. Dorigoni - Collecchio (Gleck) - Rif. Stella Alpina

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 7,5 Km
Durata = 3 h
Difficoltà = media
Dislivello+ = 600 mt.
Altezza max = 2957 mt.



Siamo alla quinta tappa dell'Alta Via del Mago, dopo esserci lasciati alle spalle gli over 3000, questa breve tappa dal dislivello non proibitivo, ci introduce nell'estremità superiore della Val Lago Corvo, fino al Rifugio Stella Alpina, ma dopo aver attraversato uno splendido paesaggio dove andremo alla ricerca di bellissimi panorami sul Collecchio, e successivamente nella quiete incantata dei Laghi Corvo. E' un'attraversata classica, con circa 500 m di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Dalla Cima Collecchio (2957 m), al confine fra il Trentino e il SudTirolo, il panorama è spettacolare e, se si parte di buon mattino, è facile avvistare qualche camoscio. (fonte: Rifugio Dorigoni)

Clicca per ingrandire e scaricare la mappa [in viola il percorso]*

domenica 15 luglio 2012

A.V.M. - 4a Tappa

Rif. Cevedale - Vedretta del Careser - Rif. Dorigoni

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 11 Km
Durata = 4 h
Difficoltà = difficile
Dislivello+ = 770 mt.
Altezza max. = 3121 mt.



La quarta tappa dell'Alta Via del Mago, pur non raggiungendo delle elevate cime, rappresenta comunque un'esperienza escursionistica e semialpinistica importante, come l'attraversamento di un ghiacciaio. C'è da dire che della Vedretta del Careser, questo il nome del ghiacciaio che dovremo superare, è rimasto ben poco, al punto che recentemente, nel 2011, si è reso necessaria la creazione di un nuovo sentiero alternativo all'originale, in quanto, proprio il vistoso ritiro dei ghiacci, ha formato numerosi crepacci. Il nuovo sentiero risale il ghiacciaio dalla base, dal Lago Careser, e arriva al suo apice, la Bocca di Saent sud, a quota 3121 mt. da dove si domina la sottostante Val di Saent. Da qui la nostra discesa fino al Rifugio Dorigoni, dove pernotteremo per questa quinta notte.

Per l'attraversamento del ghiacciaio, non sono necessarie particolari attrezzature alpinistiche, ma in ogni caso i ramponi sono pur sempre consigliati in caso di tratti leggermente più ghiacciati. Per il resto, i classici bastoncini da escursionismo svolgeranno egregiamente il loro lavoro. Riporto di seguito la descrizione che mi è stata fatta dai gestori del Rifugio Dorigoni:
"Il nuovo percorso propone un’attraversata semplice su un breve tratto di facile ghiacciaio che, in buone condizioni, non necessita di particolare attrezzatura alpinistica. Ovviamente, è sempre buona norma (o meglio dovrebbe essere un automatismo!) quando si parla di ghiacciaio, portare con se uno spezzone di corda ed un paio di ramponi. La maggior parte delle giornate la parte di Careser che deve essere attraversata può essere tranquillamente percorsa con bastoncini da trekking mentre i ramponi restano tranquillamente nello zaino."

A.V.M. - 3a Tappa

Rif. Cevedale - Cima Cevedale (Zufallspitzen)

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 10,3 km
Durata = 6 h
Difficoltà = molto difficile
Dislivello+ = 1190 mt.
Altezza max. = 3757 mt.



Siamo alla terza tappa, impegnativa ma affascinante, dell'Alta Via del Mago. Dopo il pernottamento al Rifugio Cevedale, ci incammineremo in direzione del Passo della Forcola, a poco più di 3000 mt., dal quale potremo dominare con la vista la sottostante Val Martello. Successivamente, seguendo delle impegnative tracce di sentiero in cresta, e probabilmente anche affannati per effetto dell'aria rarefatta d'alta quota, andremo alla nostra conquista della Cima Cevedale, chiamata anche II Cima Cevedale, o Cima Nord Cevedale, o ZufallSpitzen. In ognuno di questi casi, la ragguardevole altitudine raggiunta sarà di ben 3757 mt.!! E se avremo un po' di fortuna con il cielo, la panoramica sarà impareggiabile a 360°, con le visuali sul gemello Monte Cevedale, e poi Punta S.Matteo, Palon de la Mare, Mt. Vioz, Cima Venezia, Cima Sternai, e dietro di noi, ad ovest, il Gran Zebrù, l'Ortles, e più in lontananza a nord tutta la cresta di confine.
Particolare attenzione nella seconda parte del tracciato, dopo il Passo della Forcola, va prestata soprattutto per le condizioni del sentiero, che in alcuni tratti può essere ghiacciato e tale da obbligare all'uso di appositi ramponi. Come per il Vioz, ovviamente, meglio partire con indumenti idonei ad affrontare temperature più basse o comunque repentini cambiamenti meteo.
Il rientro è previsto al rifugio Cevedale, per lo stesso sentiero dell'andata, dove faremo un nuovo pernottamento.

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sabato 14 luglio 2012

A.V.M. - 2a Tappa

Rif. Doss dei Gembri - Malga Mare - Lago Lungo - Rif. Cevedale

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 13,8 km
Durata = 4-5 h
Difficoltà = media/difficile
Dislivello+ = 1000 mt.
Altezza max. = 2700 mt.



La seconda tappa dell'Alta Via del Mago, in parte da considerarsi come un nuovo trasferimento, attraversando in quota il versante ovest della Val de la Mare, si lascia alle spalle la Val di Peio e ci introduce in una montagna più selvaggia, ad altitudini più elevate. Dopo aver raggiunto e superato la Malga Mare, classico punto di partenza per le numerose escursioni verso il gruppo del Cevedale, saliremo fino all'imboccatura della bellissima Val Venezia, da dove si scorge, dalla parte opposta e 400 mt. più in alto, il Rifugio Cevedale, nostro punto d'arrivo e di pernottamento. Ma la tappa odierna prevede anche la salita fino alla Val Lagolungo, dove si trova l'omonimo lago, giusto giusto per arrivare ai 1000 mt di dislivello totali.
Si può comunque evitare questa deviazione percorrendo la classica via di salita al rifugio Cevedale, salendo dal sentiero sul costone est della Val Venezia.


venerdì 13 luglio 2012

A.V.M. - 1a Tappa

Rif. Doss dei Gembri - Mt. Vioz

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 10,2 km
Durata = 5 h
Difficoltà = difficile
Dislivello+ = 1330 mt.
Altezza max. = 3645 mt.



Siamo alla prima vera tappa dell'Alta Via del Mago, dal rifugio Doss dei Gembri, dove avremo pernottato, raggiungeremo la ragguardevole altitudine di 3645 mt, sulla vetta del Monte Vioz!!
Si tratta di una classica escursione che, a parte un certo allenamento, non presenta tuttavia difficoltà tecniche particolari. Dalla vetta del Vioz, e dal vicino Rifugio Mantova, il panorama sulla sottostante Valle di Peio e sui retrostanti Cevedale, Punta S.Matteo e Palon de la Mare, è impareggiabile...
E' consigliabile portarsi dietro indumenti adeguati, perchè comunque a quelle altitudini la temperatura non sarà certo mite.

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giovedì 12 luglio 2012

A.V.M. - Tappa Zero

Pejo Campeggio - Rif. Doss dei Gembri

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 7 km
Durata = 3h 30 min
Difficoltà = media/difficile
Dislivello+ = 1050 mt.
Altezza max = 2315 mt.



La prima tappa di questa personale Alta Via, chiamata tappa zero, è a tutti gli effetti un'impegnativa tappa ma solamente di approccio, di avvicinamento, per raggiungere il Rifugio Doss Dei Gembri, base di partenza per la prima vera tappa, per il primo obbiettivo dell'intera traversata, il Monte Vioz. Sarebbe stato molto più semplice salire fino al rifugio usufruendo della funivia che sale direttamente da Peio Terme, ma da appassionato camminatore, preferisco fare tutto a piedi da dove lascio l'auto, nella fattispecie in corrispondenza del Campeggio ValdiSole, poche centinaia di metri prima di Peio Terme. In ogni caso la funivia rappresenta una valida alternativa per chi non volesse sorbirsi anche questa camminata magari perché ha un giorno in meno a disposizione.

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lunedì 9 luglio 2012

Intro - Alta Via del Mago

Sulla scia delle ben più famose e blasonate Alte Vie Dolomitiche, da tempo, da molto tempo, ho progettato questa mia personale escursione di 6-7 tappe, da svolgersi a ridosso del versante sudorientale del Gruppo dell'Ortles-Cevedale, precisamente fra le Val di Peio, Val di Saent e Val di Rabbi.
Si tratta di un'impegnativa traversata in anello, della lunghezza complessiva prossima agli 80km, e con un dislivello+ di quasi 7000 mt., che include passaggi prevalentemente in alte quote, pernottando nei rifugi previsti lungo il percorso. Lungo il percorso si alternano tappe con sentieri meno impegnativi, ma dalla lunghezza anche considerevole, ad altre non molto lunghe, ma decisamente più delicate per l'ambiente in cui ci troveremo. I "punti caldi" dell'intera escursione sono la salita al Mt. Vioz (3645 mt.), l'attraversamento della Vedretta del Careser (o di quello che ne resta...), e soprattutto la Cima Cevedale (o ZufallSpitze - 3757 mt.), da non confondersi con il vicino Mt. Cevedale, più alto di una decina di metri.

Questa lunga ed impegnativa escursione prende inevitabilmente il nome di Alta Via del Mago!!



venerdì 29 giugno 2012

[ Come è andata?? ] Escursione da Prata alla Piana di Perolla [ 25/06/2012 ]


Già da un po’ di tempo stavo pensando ad una escursione bella lunga da affrontarsi in un’unica giornata, per macinare km di allenamento sulle gambe, in vista degli imminenti ed impegnativi appuntamenti estivi. L’escursione alla Piana di Perolla, pensata originariamente per una durata di due giorni, con i suoi 32 km scarsi si presentava come adatta allo scopo. Rimasta in soffitta per troppo tempo, correva il rischio di rimanere un progetto abbandonato, e visto che all’orizzonte non ci sono possibilità concrete di affrontarla in una due giorni in compagnia, perché non farla tutta insieme in un giorno solo? Siamo a fine Giugno, le giornate sono molto lunghe, quindi partendo di buon mattino la fattibilità è assicurata. L’unica incognita di questi giorni, la gran calura che porta la temperatura a raggiungere i 35 °C. Per questo, nel preparare lo zaino, anche di fronte alle ridotte possibilità di rifornimento lungo il percorso, vi infilo ben 4 litri d’acqua.



Lascio Prata di buon mattino...
Il sentiero n.42
E’ un lunedì, il 25 Giugno, il giorno prefissato. Il fine settimana, proprio per il caldo, è invece dedicato al mare. Parto alle 6.40, fuori è già giorno da un pezzo, e nelle campagne sottostanti Prata l’attività è già frenetica, mentre il paese è invece, comprensibilmente, avvolto nel silenzio. Nella dritta del Gabellino mi accompagnano gli sguardi incuriositi e increduli dei sonnolenti conoscenti che si recano a lavoro in auto; sicuramente non si aspettavano di vedermi a spasso di lunedì mattina! Già all’imbocco della vecchia strada per la miniera del Ballarino però le cose cambiano, non c’è più il viavai di auto e per la prima volta, nonostante il cielo velato, mi rendo conto di quanto sarà calda la giornata. Non avendoli mai affrontati finora, spero che i sentieri di questa lunga escursione siano il più possibile all’ombra.

martedì 12 giugno 2012

Gran Tour dei Poggi di Prata


Lunghezza = 17 km
Durata = 3 h 30 m
Difficoltà = media/difficile


Questa escursione dalla durata medio/lunga, è una sorta di “the best of” su quanto possano offrire i Poggi di Prata e la rispettiva Riserva Naturale. Con un dislivello+ di quasi 1000mt. e una lunghezza di tutto rispetto, l’escursione è da considerarsi di buona difficoltà, soprattutto per la presenza di alcuni ripidi passaggi in zone boscose, anche significativamente. Verremo comunque ripagati da bellissimi panorami dalle vette dei Poggi, così come dalla variegata presenza della vegetazione che cambia più volte scenario, passando dai cerri e dalle querce, ai castagni, alla macchia mediterranea. Se saremo fortunati (e silenziosi), non mancherà sicuramente l’incontro con caprioli, daini e cinghiali, che dominano letteralmente queste zone. La cartografia utilizzata è la Carta Escursionistica delle Colline Metallifere edita dall’omonima Comunità Montana, anche se va detto che non tutti i sentieri, soprattutto quelli secondari e non segnati, sono ivi riportati.

Clicca per ingrandire e scaricare il percorso [in blu il percorso]*