O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

sabato 14 luglio 2012

A.V.M. - 2a Tappa

Rif. Doss dei Gembri - Malga Mare - Lago Lungo - Rif. Cevedale

Categoria = Alta Via del Mago
Lunghezza = 13,8 km
Durata = 4-5 h
Difficoltà = media/difficile
Dislivello+ = 1000 mt.
Altezza max. = 2700 mt.



La seconda tappa dell'Alta Via del Mago, in parte da considerarsi come un nuovo trasferimento, attraversando in quota il versante ovest della Val de la Mare, si lascia alle spalle la Val di Peio e ci introduce in una montagna più selvaggia, ad altitudini più elevate. Dopo aver raggiunto e superato la Malga Mare, classico punto di partenza per le numerose escursioni verso il gruppo del Cevedale, saliremo fino all'imboccatura della bellissima Val Venezia, da dove si scorge, dalla parte opposta e 400 mt. più in alto, il Rifugio Cevedale, nostro punto d'arrivo e di pernottamento. Ma la tappa odierna prevede anche la salita fino alla Val Lagolungo, dove si trova l'omonimo lago, giusto giusto per arrivare ai 1000 mt di dislivello totali.
Si può comunque evitare questa deviazione percorrendo la classica via di salita al rifugio Cevedale, salendo dal sentiero sul costone est della Val Venezia.


Ripartiamo dal Rifugio Doss dei Gembri tornando indietro sul sentiero n.105, quello che abbiamo percorso per  arrivarci, superiamo Malga Saline e, al terzo tornante, imbocchiamo a sinistra il sentiero n.127. Percorrendo in quota, il sentiero supera le vallette di Zampil e Vallenaia e va a concludersi alla centralina idroelettrica di Malga Mare (m.1972). Da qui comincia il sentiero n.102. Si tratta del facile e battuto sentiero di accesso al Rifugio Cevedale. A Malga Mare (m.1072), dove arriva la strada asfaltata (circa 8 km da Cogolo) e si trova l'omonima centraina idroelettrica, c'è un ampio parcheggio poco sotto la malga, ora adibita a ristorante. Da lì parte la mulattiera che risale, con alcune ampie svolte, il bosco rado e porta all'inizio del Pian Venezia dove si stacca a dx il sentiero n.146 per il Lago Lungo.

Questo nuovo sentiero, inizia poco a valle del Baito Pian Venezia (m.2290), il vecchio ricovero sistemato per il servizio del Parco, per rimontare la modesta dorsale; guadagnato un centinaio di metri di quota traversa verso oriente attraversando alcune cascate ed entra nella conca del Lago Lungo (m. 2553); passando a fianco del bacino smeraldino formatosi per erosione glaciale; percorre la parte superiore del valloncello e si collega (m. 2630) al sentiero 104 che scende dalla Vedretta del Careser per poi discendere infine al Rifugio Cevedale. (fonte: SAT Peio)

CURVA ALTIMETRICA


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