Lunghezza = 15,5 km
Durata = 4 h
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 1060mt. s.l.m.
Questo itinerario ci porta da Prata fino alla vetta de Le Cornate, il complesso montuoso più alto (1060mt s.l.m.), insieme al Poggio di Montieri, di tutte le Colline Metallifere, passando prima dai Poggi di Prata, scendendo e attraversando la valle del Torrente Pavone, e risalendo infine a Gerfalco. Non è di facile esecuzione, sia per la lunghezza, sia per il vertiginoso tratto finale dell’ascesa a Le Cornate, che mette a dura prova le nostre capacità.
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Partenza da Prata, al “Pianello”, dalla fermata del bus, si prende sulla destra la strada che sale verso il cimitero e si segue il sentiero segnato della Comunità Montana n.30. Dopo 900mt, all’altezza dell’incrocio con il sentiero segnato n.27, inizia una impegnativa salita con pendenze fino al 30%, che raggiunge, a quota 820mt s.l.m., il crocevia per la salita ai Poggi di Prata. Proseguendo sul sentiero n.30, passeremo da un bel punto panoramico con vista sulle Cornate di Gerfalco e raggiungeremo un rudere chiamato Pighetti. Inizia una discesa fino al km 4,4, dove lasciamo il sentiero n.30 per immetterci nel n.31.
Il tratto iniziale di questo sentiero non è ben segnato, occorre prestare molta attenzione ai segni sugli alberi che non sono ben disposti; arriveremo, dopo una tortuosa discesa, al guado del rigagnolo Rio Torto, in corrispondenza dei resti di remoti scavi minerari probabilmente a scopo di carotaggio. Proseguiamo costeggiando la SP11, che raggiungeremo ed attraverseremo in corrispondenza del km 6,5.
Vista delle Cornate dal sentiero n.30 |
Seguiamo facilmente il sentiero che prosegue dopo la SP11 ed arriviamo in corrispondenza di un bel podere, il Podere Mocai, qui svoltiamo ad U sulla destra ed iniziamo la discesa verso la valle del Torrente Pavone. Arrivati proprio di fronte al torrente, giriamo a destra ma costeggiamo sempre la sponda del torrente, dopo circa 150mt arriveremo al guado, se di guado si può parlare visto che il torrente è quasi sempre in secca. Diciamo che in questo punto c’è la corrispondenza del nostro sentiero sull’altra sponda.
Proseguiamo salendo in un bel tratto nel bosco, per immetterci successivamente in una più larga strada sterrata. Continuando a salire, sulla nostra sinistra Le Cornate si mostrano in tutta la loro mole. Questo tratto, nelle campagne a sud-ovest di Gerfalco, seppur in salita, è molto agevole da seguire perché ben segnato oltreché completamente su ampia strada sterrata.
Arriviamo così al km 10,3, dove ci immettiamo nella SP71 andando in direzione di Gerfalco, sulla nostra destra una bellissima visuale del Poggio di Montieri.
Dopo un km, siamo alle porte di Gerfalco, possiamo, se vogliamo, fare una sosta nel bar ristorante che troveremo proprio all’ingresso del paese. Sempre in corrispondenza del bar c’è il bivio con la strada sulla sinistra che porta verso Le Cornate.
Il Poggio di Montieri dalla SP71 |
Gerfalco |
La strada da Gerfalco alle Cornate |
Alle Cave Romano, prendiamo sulla destra in sentiero segnato n.13 che ci porterà sulla sommità de Le Cornate, compiendo inizialmente un largo giro sulla sinistra del gruppo montuoso, per poi puntare deciso verso la vetta, in una incredibile salita con pendenze quasi da record. Raramente, anche nelle numerose escursioni che ho percorso in Trentino-Alto Adige, ho trovato pendenze simili.
Rudere alle Cave Romano |
Inizio della salita alle Cornate |
L'anonima vetta delle Cornate |
Veduta verso Monterotondo M.mo |
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