O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

sabato 5 marzo 2011

Escursione Prata - Troscione - Il Poggiaccio - Casette Papi

Lunghezza = 14,2 km
Durata = 4 h
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 820mt. s.l.m.



Questo bellissimo percorso si snoda fra i poggi e i boschi a nord di Prata, disegnando un largo anello intorno al Poggione e alla zona denominata Fonte a Canale. Tuttavia, poiché un tratto prevede di passare in una zona boscosa priva di sentieri (caratteristica che ne determina ovviamente una difficoltà maggiore), è caldamente consigliato l’utilizzo di un GPS, utilizzando il file disponibile per questa escursione.


Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

Partenza da Prata, al “Pianello”, dalla fermata del bus, si prende sulla destra la strada che sale verso il cimitero e si segue il sentiero segnato della Comunità Montana n.30. Dopo 900mt, all’altezza dell’incrocio con il sentiero segnato n.27, inizia una impegnativa salita con pendenze fino al 30%, che raggiunge, a quota 820mt s.l.m., il crocevia per la salita ai Poggi di Prata, nonché il punto più alto dell’intera escursione. Proseguendo sul sentiero n.30, si scende passando da un bel punto panoramico con vista sulle Cornate di Gerfalco e si raggiunge ed oltrepassa un rudere chiamato Pighetti. Si scende ancora in direzione di Fontalcinaldo ma poco prima si devia a destra lungo il sentiero 30a che risale il crinale del poggio in un bellissimo scenario boschivo, raggiungendo la strada sterrata, che oltrepasseremo. Appena superata la sbarra che ci troveremo davanti svoltiamo a sinistra e proseguiamo in discesa; al termine della discesa prendiamo momentaneamente il sentiero in salita a sinistra e in breve raggiungeremo il Troscione, dove è ubicata la Capanna Sociale CAI, e dove potremo fare una bella sosta.

Troscione - Capanna Sociale CAI
Torniamo sui nostri passi sul sentiero 30a e andiamo a destra, dopo un breve e non impegnativo dislivello ci collegheremo con la strada sterrata proveniente da Fonte a Canale (prendiamo a sinistra); dopo altri 300mt, svoltando a destra, ci incammineremo verso una serie di bellissimi poderi immersi nel bosco: Fonte Barletti, Campochinandoli, Labirinto e C.Vincenzini, con altitudini comprese fra i 650 e i 700mt s.l.m. Dopo Fonte Barletti prendiamo la strada a destra verso Campochinandoli, dove si trova un bellissimo agriturismo. Da qui prendiamo il sentiero a sinistra in leggera salita che ci ricongiungerà con la più larga strada sterrata in direzione di Labirinto. Arrivati a questo casolare prendiamo ancora a sinistra il sentiero immerso nel bosco, che costeggia nella parte terminale un vecchio muro a sasso e sfocia in una più larga strada sterrata che (prendendola sulla destra) scende verso Vicenzini.

Dopo quest'ultimo rudere di podere, inizia una lunga e rettilinea strada che scende progressivamente, fino a sfociare in un bellissimo e suggestivo castagneto; continuiamo a scendere e dopo un paio di tornanti arriveremo in un piccolo spiazzo, sempre immersi nei castagni, a ridosso del Torrente Mersino. Proprio di fronte a noi ci sarà un caratteristico ponticino di legno per oltrepassare agevolmente il torrentino.
Da questo momento in poi inizia il difficoltoso tratto senza sentieri, infatti dovremo proseguire nella macchia costeggiando per un tratto un altro fosso (che avremo alla nostra sinistra), dopodichè dovremo addentrarci proprio nel fosso e risalirlo, superando in alcuni punti dei passaggi difficoltosi per via del dislivello.
Alla fine della risalita, sbucheremo in un campo a ridosso delle Casette Papi, attraversiamo il campo e sulla sinistra potremo entrare nella più comoda strada sterrata.
A questo punto, per il ritorno a Prata, basterà seguire il sentiero n.27 che, passando dal Podere Santa Cristina e dalla “Casa Rosa”, ci riporterà all’incrocio con il sentiero n.30 che avevamo già trovato all’andata, e da qui continueremo semplicemente la discesa fino al ritorno al Pianello, a Prata.



* fonte: Carta Escursionistica Colline Metallifere

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