O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

sabato 12 ottobre 2013

Il Parco di Montioni

Lunghezza = 21,5 Km
Dislivello+ = 700 mt


Escursione proposta nell'ottima guida "Camminare nella Maremma".

Il Percorso

Per la descrizione dettagliata del percorso si rimanda alla guida Camminare nella Maremma Toscana.

Questa bella escursione perlustra in lungo e in largo i crinali dei poggi e i fossi che li solcano del selvaggio Parco di Montioni, dominato in larga parte dalla inconfondibile macchia mediterranea. Solo alcuni brevi passaggi ci introduceranno in un altrettanto pittoresco bosco di cerri e roverelle. Non sarà difficile poter individuare delle tracce di lupo, che qui sono presenti in un numero ristretto ma censiti recentemente in n.6 unità. Gli ungulati per il resto sono i veri dominatori della scena, soprattutto cinghiali.

Clicca per ingrandire e scaricare la mappa [fonte: Carta Escursionistica Colline Metallifere]

domenica 29 settembre 2013

La Foresta del Berignone

DISPENSA DI TATTI - LA TORRACCIA- MONTE SOLDANO


Lunghezza = 17Km
Dislivello+ = 750mt

Il Percorso

La Riserva Naturale della Forestadel Berignone, si sviluppa con una forma circolare fra i confini delle province di Pisa e Siena, nei pressi dei centri abitati di Saline di Volterra (a ovest) e Casole d’Elsa (a est). In questi bellissimi boschi si alterna la macchia mediterranea, presente in maggior parte, a zone in cui sono prevalenti cerri e soprattutto carpini. Una nutrita rete sentieristica collega i siti di maggior interesse percorrendo l’area in lungo e in largo, prevalentemente sempre immersi nel folto del bosco.

Clicca per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Sentieri Alta Val di Cecina]

domenica 15 settembre 2013

Appennino Pistoiese-Modenese - 3a Tappa

LAGO SCAFFAIOLO - MONTE GENNAIO - RIF. PULLEDRARI

Il Percorso

* (per la cartina, vedi la prima tappa - percorso blu-giallo)

L'ultima tappa di questa tre giorni è molto semplice in quanto identica alla prima ma ripercorsa in senso inverso. Se non fatta il primo giorno, possiamo eventualmente fare una piccola deviazione e salire sul Monte Gennaio: ridiscesi al Passo del Cancellino, occorrerà proseguire a dritto sul sentiero di crinale e seguire i saliscendi del Monte Gennaio, Poggio delle Ignude e Poggio dei Malandrini. Ci riuniremo al sentiero al Passo dei Malandrini, poco prima del Rifugio del Montanaro. In alternativa se vogliamo limitarci al solo Monte Gennaio, bastera prendere, appena ridiscesi, il sentiero sulla destra che ci riporta in breve al Passo della Nevaia. Per il resto l'itinerario è già descritto nella prima tappa.

Il Racconto

Durante la seconda notte al Rifugio Duca degli Abruzzi, quello che più mi dava pensiero era riuscire a dormire bene visto l'affollamento della camerata, ma in realtà, la cosa che terrà svegli un po' tutti, sarà uno spaventoso temporale con tanto di grandine annessa, che infurierà per un bel po'. La sensazione di trovarsi al riparo da questo fortunale è piacevole, un Rifugio davvero con la erre maiuscola, in questo caso :-) A un certo punto mi sveglio e fra i bagliori continui dei fulmini vedo il Piusti in piedi davanti il letto!! brrr...una scena da film di Hitchcock...meglio richiudere gli occhi ah ah ah...
La nostra idea era quella di non partire troppo presto, visto che anche per la mattina era previsto maltempo, in miglioramento dal pomeriggio. Invece va a finire che ci svegliamo quasi tutti sempre alla stessa ora! Tanto vale alzarsi e vedere come si presenta la giornata. I bei panorami ai quali eravamo abituati nei due giorni precedenti, stamani sono solo un ricordo: una fitta coltre di nebbia avvolge il rifugio e tutto quanto si trovi all'esterno. Difficile stabilire se la pioggia potrebbe ancora presentarsi in mattinata. Ci prepariamo e scendiamo subito di sotto per la solita eccellente colazione "da rifugio". Mi affaccio un attimo fuori e l'aria è decisamente fresca e pungente, ma se non altro il vento non sembra molto forte.

La Compagnia riunita saluta Mirko, simpatico e cortese gestore del rifugio Duca degli Abruzzi

domenica 1 settembre 2013

Appennino Pistoiese-Modenese - 2a Tappa

CASCATE DARDAGNA - MONTE NUDA - CORNO ALLE SCALE

Lunghezza = 14 Km
Dislivello+ = 1100 mt

Il Percorso

* (per la cartina, vedi la prima tappa, percorso verde)

Il secondo giorno, partendo direttamente dal Rifugio Duca degli Abruzzi, percorreremo un classico anello escursionistico di questa zona, moderatamente impegnativo. Se da un lato la lunghezza non è proibitiva, con poco più di 14Km circa, percorsi ovviamente su sentieri segnati e in molti casi comodi e ben battuti, dovremo affrontare un dislivello positivo (e negativo) totale di tutto rispetto, poco oltre i 1000mt. Nella parte finale, la salita al Corno alle Scale passando dai famigerati Balzi dell'Ora è indicata solamente a chi non soffre di vertigini, data l'esposizione del sentiero in alcuni punti di tutto rispetto. La si può in alternativa evitare prendendo un altro sentiero che aggira il Corno alle Scale o lo raggiunge comunque per vie più facili. In ogni caso i Balzi dell'Ora rappresentano una bella ed emozionante sfida.

Il primo salto delle Cascate del Dardagna

venerdì 30 agosto 2013

Appennino Pistoiese-Modenese - 1a Tappa

RIF. PULLEDRARI - LAGO SCAFFAIOLO

Lunghezza = 10 Km
Dislivello+ = 870 mt

Il Percorso

Questa è la prima tappa di una classica di tre giorni immersi a cavallo fra l'Appennino Pistoiese e quello Modenese. Grandiosi boschi di faggi e abeti ci accompagneranno nelle quote meno elevate, mentre oltre il limite dei 1650-1700mt, i boschi si ritirano improvvisamente lasciando spazio ad ampi crinali erbosi spesso dominati, nel tardo Agosto e Settembre, da piante di squisiti mirtilli. Le condizioni climatiche, anche se non ci troviamo a quote molto elevate, possono in queste zone subire mutamenti considerevoli anche come escursioni termiche, visto che sui crinali di confine tosco-emiliani il vento spesso soffia molto forte.

Clicca QUI per scaricare la cartina delle escursioni

domenica 18 agosto 2013

AVM2013 - 6a Tappa

PUNTA DEL LAGO GELATO (3230mt.)

Lunghezza = 11 Km
Dislivello+ = 1100 mt

Il Percorso

Oggi è l'ultima tappa dell'AVM2013, dopo una settimana di bellissime ascensioni, anche l'ultima tappa ci regala la risalita di un'ampia vallata poco frequentata che ospita la Vedretta Lunga, e la conquista del quinto 3000, la Punta del Lago Gelato (3230mt.). Infine discesa lungo l'impegnativo sentiero Steckner fino a rientrare alla funivia per Solda. Ripartiamo quindi dal Rifugio Nino Corsi e andiamo in direzione del rifugio Martello, dopo poco prendiamo sulla destra il sentiero n.150. Iniziamo quindi una lunga risalita poco impegnativa finche non cominceremo a costeggiare da nord tutta la Vedretta Lunga seguendo sempre il sentiero n.150. Davanti a noi avremo ben visibile la Punta del Lago Gelato. Quindi ci dirigeremo verso il Passo del Lago Gelato, attraversando brevemente ora la parte sommitale del ghiacciaio, e da qui alla Punta del Lago Gelato, per l'ultimo dei nostri punti panoramici.

Clicca QUI per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Tabacco 08]

domenica 4 agosto 2013

AVM2013 - 5a Tappa

GIOVERETTO (3439mt.)

Lunghezza = 15 + 2 Km
Dislivello+ = 1650 + 200 mt


Il Percorso

Oggi ci attende una prova davvero impegnativa. Dalle rive del Lago Gioveretto, dove abbiamo pernottato, intorno ai 1870mt, tenteremo una lunga e estenuante salita fino al Gioveretto (Zufritt), a quota 3439mt. Un dislivello importante che al quinto giorno di cammino tasterà davvero il polso alle nostre energie. Fondamentale sarà la partenza che dovrà essere di buon mattino, visto che, dopo l'altrettanto lunga ridiscesa, dovremo anche prendere un pullman (solitamente nel pomeriggio ci sono un paio di corse, l'ultima verso le 18) per tornare fino all'Albergo Genziana, e da lì in una mezz'ora di buon cammino (come se non bastasse quanto già fatto), tornare al Rifugio Nino Corsi per il nostro ultimo pernottamento. Saranno determinanti anche le condizioni meteo, visto che si tratta di una lunga salita che normalmente viene stimata in 6h (3h per la discesa). Il panorama sarà ovviamente molto appagante a 360°, anche nel versante sud-sudest, dove sarà visibile fra le altre anche la Cima Brenta.

Clicca QUI per scaricare la cartina del percoroso [fonte: Carta Tabacco 08]

sabato 27 luglio 2013

AVM2013 - 4a Tappa

PASSO Del MADRICCIO - PUNTA BELTOVO Di DENTRO (3325mt.) - VAL MARTELLO
 

Lunghezza = 11,5 Km

Dislivello+ = 770 mt





Il Percorso



Siamo al 4° giorno di cammino, oggi lasceremo la Val di Solda e ci sposteremo su un’altra valle, la Val Martello, dove domina la tranquillità e il silenzio, al cospetto delle maestose Cime Cevedale. Una valle famosa anche per le coltivazioni di succulenti fragole. Per raggiungerla saliremo fino al Passo del Madriccio (3123mt) e, dopo una breve deviazione alla Punta Beltovo di Dentro (3325mt), dove un altro maestoso panorama ci aspetta, discenderemo per intero la lunga Val Madriccio fino al Rifugio Nino Corsi (Zufallhutte – 2265mt.) e da qui fino al Rifugio Albergo Genziana (Enzianhutte – 2051mt.). Infine con un pullman scenderemo fino al Lago Gioveretto, dove dovremo aver prenotato, preferibilmente con largo anticipo, un pernottamento a uno dei due hotel qui presenti, l’Hotel Zum See oppure l’Albergo Gioveretto (Zufritthaus).


Clicca QUI per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Tabacco 08]

sabato 20 luglio 2013

AVM2013 - 3a Tappa

CIMA VERTANA (3545mt.)

Il Percorso

Lunghezza = 10 Km
Dislivello+ = 1240 mt
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Siamo alla terza tappa dell'AVM2013. La destinazione di oggi è una grande prova da affrontare, dal sapore decisamente più alpinistico che escursionistico. La Cima Vertana è un'imponente e alta montagna che domina il versante orientale della Val di Solda. Dalla sua grande croce di vetta, il panorama è davvero importante, e oltre che sovrastare il paese di Solda, si possono osservare tutte le più elevate montagne della zona da una prospettiva molto interessante. Sebbene la vista sulla Val Venosta sia migliore dalla Croda di Cengles affrotnata ieri, dalla Vertana i panorami sulle montagne anche a lunga gittata sono superlativi. Verso est sono perfettamente visibili le Cime Venezie, la Cima Sternai, il Goveretto. Siamo a un passo dall'Angelo Grande, e potremo vedere la gibbosità del suo particolare e affascinante ghiacciaio proteso. Avremo un posto in prima fila per contemplare il Gran Zebrù e l'Ortles, e bellissima sarà anche la vista sul Cevedale.

Probabilmente, però, dalla vetta, una cosa che ci colpirà sucuramente sarà il riosservare dall'alto la via di salita che avremo affrontato, con il grande catino della Vedretta di Rosim giù in basso. Sarà il nostro motivo d'orgoglio. Non si tratta di una salita semplice. Da un certo punto in poi non c'è una vera e propria traccia segnata da seguire, e bisogna stare attenti a seguire le indicazioni per la salita della via normale. Inoltre il tratto finale è molto ripido e normalmente non è raro trovarsi a dover superare dei tratti innevati su pendii moderatamente ripidi.
Clicca QUI per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Tabacco 08]

AVM2013 - 2a Tappa

CRODA DI CENGLES (3375mt.)

Il Percorso

Lunghezza = 9,2 Km
Dislivello+ = 710 mt
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Nella seconda tappa si affronta il primo dei tremila metri dell'intera Alta Via. Si tratta di un percorso abbastanza impegnativo nella seconda metà del suo svolgimento. Inizialmente ci sposteremo in direzione nord-est verso l'alta Valle di Zay, seguendo dei segni gialli sulle pietre, e portandoci proprio ai piedi della Croda di Cengles, ma tutto sommato con soli 150mt. di dislivello guadagnato. Da questo punto in poi però la salita si fa decisamente più dura. Intorno ai 3000mt il sentiero si biforca: a destra proseguono i segni gialli, che portano però all'attacco della via ferrata; per la via normale si deve invece seguire a sinistra i segnavia rossi, che ci inoltrano in un canalone misto di rocce a tratti instabili, e facendoci compiere un veloce balzo di altezza, fino ai 3200mt.
Clicca QUI per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Tabacco 08]

AVM2013 - 1a Tappa

SOLDA - RIFUGIO SERRISTORI

Il Percorso

Lunghezza = 4,5 Km
Dislivello+ = 880 mt

Partenza da Solda, dal piazzale posteggio della stazione della funivia Pulpito (Kantzel) si prende il sentiero 5A che supera subito con un ponte il Rio Solda, attraversa la strada asfaltata e, poche decine di metri sulla destra, riprende il percorso il salita cambiando numerazione in 5.

Si seguono quindi le indicazioni per il Rifugio Serristori (Duesseldorferhutte) e ci si inoltra nella Valle di Zay, costeggiando l'impetuoso torrente Zay. In costante salita si arriva alla soglia dei 2100mt dove il panorama si apre sulla splendida e verde Alta Valle di Zay. Alle nostre spalle sempre presente il massiccio dell'Ortles. Si prosegue adesso fra bellissimi prati a pascolo fino all'attacco dell'ultima salita per il rifugio, che in corrispondenza di un ponticino in legno, ai 2400mt, sarà ben visibile in alto.

Clicca QUI per scaricare la cartina del percorso [fonte: Carta Tabacco 08]

venerdì 19 luglio 2013

Intro - Alta Via del Mago 2013

Anche nel 2013 MagoZichele progetta una nuova e personale Alta Via, sempre all'interno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio, ma stavolta più a nord rispetto allo scorso anno, al cospetto dei grandi BIG che fanno da cornice alla bellissima Val di Solda, ovvero il Gran Zebrù, il Monte Zebrù e l'Ortles.

Senza ovviamente mirare a queste tre grandi montagne, l'AVM 2013 si sviluppa inizialmente nella parte orientale della Val di Solda, concentrandosi su due cime di tutto rispetto, la Croda di Cengles e l'imponente Cima Vertana. Successivamente, dall'elevato Passo del Madriccio, si scende nella verde e incantevole Val Martello, non prima di aver fatto una deviazione sulla facile (ma con un'altitudine di tutto rispetto) Punta Beltovo di Dentro.
Gran Zebrù, Mt. Zebrù e Ortles visti dal Passo del Madriccio (3123mt.)
Raggiungeremo le sponde dell'artificiale Lago Gioveretto, per tentare, il giorno successivo, la salita al Gioveretto, con un dislivello davvero importante (+1600mt) in relazione al fatto che saremo al 5° giorno. Infine l'ultimo giorno faremo rientro in Val di Solda ma percorrendo la Val Lunga fino al Passo del Lago Gelato, e da qui potremo scendere lungo la Vedretta di Solda o meglio ancora salire alla Punta del Lago Gelato e quindi riscendere affrontando il temibile sentiero "Steckner".

Se percorsa interamente, la caratteristica impegnativa di questo tour, rispetto a quella del 2012, è il fatto che ogni giorno ci troveremo sempre a oltrepassare la soglia dei tremila attraverso delle dure salite e molto spesso non in normali sentieri escursionistici, ma su delle vere e proprie tracce alpinistiche (con possibilità di attraversamento nevai e ghiacci, e/o percorsi in creste rocciose). La lunghezza totale si aggira fra i 65 e i 70 km, per circa +6500 mt di dislivello.

Come cartografia, ovviamente l'ottima n.8 della Tabacco (Ortles-Cevedale) fa proprio al caso nostro.



mercoledì 17 luglio 2013

>>>LIVE<<< AVM2013 - 5a tappa

Oggi una grande prova attendeva il mago: la salita al Gioveretto, o Zufritt (mt3439) direttamente dal lago omonimo, per un dislivello di quasi 1600mt, in circa 7km. Tempo di norma considerato necessario, 6h per la sola salita.
Parto alle 6.40 dall' albergo zufritt, mantenendo un buon passo percorro il bellissimo bosco di abeti guadagnando mt su mt. Dopo 1h di cammino sono a +500mt, senza concedermi pause visto che la stanchezza dei giorni precedenti sembra non bussare, proseguo ancora prefissandomi una pausa dopo 1h e mezza, cosa che invece rimando perché le gambe tengono bene.
Così facendo in breve supero il pianoro erboso e molto floreale dei 2400-2500mt, e avanzo sul dosso che mi porta ai 2600-2700, dove i due laghi giallo e verde dominano la scena. Cominciano anche i primi nevai, che inizialmente supero con tranquillità. Poi a un certo punto un cartello avverte: sentiero per soli alpinisti! Io sicuramente non sono alpinista, però sono solo, quindi va bene!
E così arrivo finalmente alla prima vera pausa, dopo 2h ininterrotte di cammino, alla quota di 2800mt. Quasi mille metri già saliti.
Da qui in avanti aumentano però le difficoltà. I nevai sono più difficili da affrontare rispetto a quelli di due giorni fa alla Cima Vertana, perché non ci sono tracce battute da seguire, eccezion fatta per alcune labili impronte di vecchia data. Seguire quindi i segnavia biancorossi non è semplice perché spesso ancora sepolti dalla neve, che in alcuni punti forma pendii molto ripidi e moderatamente ghiacciati. In un paio di occasioni capisco di essere al limite con i soli scarponi, e anche puntellando il manto non riesco a piantare bene lo scarpone. Così, dopo che faticosamente e con un po di tensione riesco a raggiungere un masso, mi fermo e calzo per la prima volta i miei ramponcini (per la gioia sicura dell' amico marco di Vicenza) che qualche garanzia in più me la daranno..
Quindi è la volta di un tratto attrezzato con fune, per superare uno sperone roccioso che da accesso a un nuovo ripido nevaio.
Superatolo, finalmente un bel tratto sempre ripido ma almeno libero da neve, così che posso raggiungere la quota di 3260mt, alle 10.40, dopo 4h di marcia.
Avrei ancora 2h di margine sui tempi canonici, e la vetta dello Zufritt ora è più che mai vicina. Supero una piccola cresta rocciosa e raggiungo un grande masso appiattito dopo aver oltrepassato 3-4mt di neve, che però appare abbastanza molle visto che ci sprofondo.
Da ora in poi dovrei effettuare un traverso sul pendio della vedretta del gioveretto, resa più che mai scoscesa dalla neve ancora abbondante. Ci sono delle piccole e quindi presumo vecchie tracce sulla neve che non mi danno nessuna garanzia sul passaggio, quindi, a malincuore ma sicuro della scelta, preferisco rinunciare. Meglio tornare a cosa e raccontarlo.
Per me, per la mia scarsa esperienza, ho già fatto molto. Ho affrontato situazioni a me nuove uscendone vincente, quindi meglio ripiegare ora, ben conscio delle mie possibilità.
Saluto lo Zufritt e comincio a questo punto una nuova sfida: sono le 11.20, preferirei non perdere il pullman delle 14 per poter tornare al rifugio nino corsi. E così metto la folle in discesa ripercorrendo tutto a ritroso e per ritrovarmi, in sole due ore, alle 13.20 in punto, al punto di partenza!! Grande magia!!
Aspetto il pullman delle 14 e infine mi faccio l'ultima passeggiatina di mezzora per salire i 200mt e raggiungere il nino corsi.
In totale oggi 17km e quasi 1700mt di dislivello!!
Domani rientro in val di solda nuovamente per il passo del madriccio. Avrei dovuto percorrere un'altra via, che mi è stata però sconsigilata dalle guide alpine di solda sempre causa neve..peccato, questa neve ha pesantemente condizionato due tappe dell'alta via 2013..

martedì 16 luglio 2013

>>>LIVE<<< AVM2013 - 4a tappa

Direttamente dalla vetta della punta beltovo di dentro mt 3325, un rapido aggiornamento.
Partito ore 8.10 dal confortevole rifugio milano, in lieve salita su sentiero molto largo fino al rifugio madriccio, quindi su campo ancora innovato verso l'omonimo passo che raggiungo alle 9.30 (??) circa.
Da qui breve deviazione alla punta beltovo di dentro dove si trova una stazione meteo ma soprattutto un'altro panorama ancora stupendo.
Il cevedale è maestoso, e osservando verso la valle del madriccio si vedono ora molto bene le cime  venezie, punta martello, cima sternai, il gioveretto (ahimè ben immantato di neve, e l'orecchi di lepre.
Più vicine, cima madriccio, il corno e la punta di solda e ovviamente i tre BIG.
Molto bella anche la vista sulla cima vertana , si vede bene e per intero la via di salita di ieri sui nevai.
Per oggi ancora un po di km, ma tutti in discesa, dal passo scendendo la madriccio fi o alla val martello , sulle rive del lago gioveretto.
Ma intanto il terzo 3k è conquistato!!

>>>LIVE<<< AVM2013 - 3a tappa

Oggi salita impegnativa alla Cima Vertana.
Partenza h8.40 dalla seggiovia pulpito mt2350 e risalita della valle di rosim verso la omonima vedretta.
Dopo 1h di cammino già a 2860mt. Arrivo nel pianoro della vedretta e sbaglio direzione impelagandomi in un pendio di massi e detriti, talvolta gelati. Finalmente quando ne vengo a capo seguendo la traccia gps, calzo le ghette e comincio la salita lungo un ripido nevaio. Seguendo la traccia sulla neve progredisco bene guadagnando metri. Sono ai 3100 dopo 2h.
Dopo breve tratto su sentierino rientro di nuovo nel nevaio stavolta ancora più ripido. Mi rendo conto di affrontare per la prima volta situazioni simili, ma il passo è sicuro e soprattutto non avverto nessuna sensazione negativa per il pendio strapiombante che mi lascio alle spalle.
Finito questo ripido tratto, è la volta di un passaggio di traverso sempre su pendio nevoso che scende verso la vallata sottostante. Sempre seguendo la traccia su neve mi porto a ridosso dell' ultima faticosa salita, sono sui 3400mt. Qui poso i bastoncini e tiro fuori la piccozza (o scure dello "spirito con la scure"...) per aiutarmi meglio in salita. Alzò gli occhi, la grande croce di vetta è molto vicina. Lascio il nevaio e salgo su cresta rocciosa, che risalgo più velocemente finché, dopo attimi che sembrano infiniti, mi aggrappo a una fune d'acciaio che sostiene le croce e guadagno la vetta!!!!
Panorama indicibile, montagne ovunque, bellissima la vista su Solda e sui nevai appena attraversati. Sono le 12 in punto, sono salito in 3h 20m rispetto alle 3h50m previste sulla carta (e con poca neve)
Sono semplicemente orgoglioso!
Nel frattempo arriva anche una coppia che mi seguiva a distanza. Sono di Merano e si chiamano Uli e Erika. Scambio di parole e foto e dopo un rapido pranzo, alle 13 riprendo la discesa, devo rientrare per prendere la funivia delle 17.
In discesa si va molto meglio, chissà perché. Certo il modo di progredire è tutto diverso, ci metto comunque un sacco di attenzione perché se si piglia la via non ci si ferma più. Comunque ripercorro a ritroso tutto il nevaio e evito accuratamente la traccia sbagliata all' andata. Seguendo solo la neve in breve mi trovo sotto la lingua penzoloni di ghiaccio che fa da avanscoperta alla vedretta di Rosim.
Da adesso la discesa è tranquilla sul sentiero percorso in mattinata. Mentre riscendo nella verde e bellissima valle di Rosim trovo una coppia di tedeschi che mi dicono di avermi seguito con il binocolo mentre salivo lungo il ripido pendio nevoso. Orgoglio a mille!!
Infine alle 15.20 sono di nuovo alla seggiovia per riscendere a Solda. Quindi corsa contro il tempo all' ufficio delle guide alpine di Solda per chiedere consiglio sui prossimi giorni, e poi funivia delle 17 per il rifugio milano, al cospetto del versante est del Gran Zebru.
Domani in direzione del passo del Madriccio, breve deviazione alla punta beltovo di dentro (3300mt) quindi discesa nella bellissima Val Martello fino al lago gioveretto.

domenica 14 luglio 2013

>>>LIVE<<< AVM2013 - 2a tappa

h.10.00, dalla vetta della Croda di Cengles a mt 3375, aggiorno il blog con un rapido post, visto che quassù c'e anche il segnale 3g.
Partito alle 8.00, arrivato in due ore con buon passo e le dovute pause. Penso di essermi acclimatato bene perché non ho il minimo affanno.
Il sentiero per circa metà percorso procede pressoché in piano, ogni tanto mucchi di neve gelata la fanno ancora da padrone. Poi si 2900mt inizia la salita vera e propria, ed è abbastanza dura, molto ripida e con un po di sfasciumi di pietre. Ma basta progredire con calma. Dai 3200mt in poi i bastoncino non servono più, e si prosegue salendo su massi e roccette , utilizza do anche in due occasioni delle funi d'acciaio per superare delle strette fessure sulla roccia.
La giornata è spettacolare. Il Panorama, il più bello mai visto prima d'ora. Da un lato i consueti big, ora osservati da una posizione più alta. Lo spettacolo nel suo complesso comprende però anche la vista sulle cime del Cevedale, a nord sulla verde Val Venosta che si protende fino al confine con Austria dove spicca il lago di resia. Imponente la vista del Palla Bianca e addirittura del Bernina, proprio in linea di visuale con il passo dello stelvio.
Insomma, la prima è andata!!

sabato 13 luglio 2013

>>>LIVE<<< AVM2013 - 1a tappa

La prima tappa è andata. Partito da Prata alle 5.30, arrivato a solda alla 13.30 con qualche rallentamento lungo il viaggio.
Subito in marcia, rotto il fiato vado subito spedito per la ripida salita che costeggia un impetuoso torrente.
In soli 4km si sale da 1840mt a 2721mt, da solda al rifugio serristori.
Appena gli abeti si diradano, si apre alla vista una spettacolare vallata dove domina alla mia destra l'imponente Cima Vertana con i suoi 3545mt, obiettivo di lunedì (almeno lo spero).
Dietro la fanno da padroni i Big, gli inarrivabili, il trittico Gran Zebru , Zebru e Ortles.
Arrivo al rifugio alle 15.45, con le dovute pause per acclimatamento.
Intanto domani salita alla Croda di Cengles, 3300mt e poco più, per il primo 3k dell' AVM2013 !!

giovedì 11 luglio 2013

>>>LIVE<<< A.V.M. 2013 - COMING SOON ON SOLDA..

Sabato 13 Luglio Magozichele parte per la personale alta via 2013!! Segui gli aggiornamenti live sul blog!!
Quest'anno il mago affronta cinque 3k al cospetto dell' Ortles !!

domenica 19 maggio 2013

Giglio - 3a Tappa



Il Percorso

[per la cartina vedi la prima tappa del Giglio]

L’ultima tappa gigliese ci porta fin su la cima del Poggio della Pagana, il rilievo più alto dell’isola, a 496mt di altitudine. Per arrivarci possiamo percorrere il crinale della catena di poggi (più impegnativo), o semplicemente seguire un sentiero a mezza costa e salire sul poggio solo quando vi saremo sotto. Le tracce scaricabili sono relative alla prima soluzione. Dopo aver osservato i bei panorami dal poggio più alto, riscendiamo su sentierino e successivamente, entrati in una sterrata, andremo in direzione di Giglio Castello, passando all’interno dei pini di Poggio della Chiusa, dove tra le altre cose potremo raggiungere un altro ottimo punto panoramico. Dopo la visita all’antico borgo, su antica mulattiera, riscendiamo quindi fino a tornare a Giglio Porto. Questa ultima tappa è molto breve rispetto alle altre, solo 7Km per 250mt circa di dislivello+. Avremo perciò tutto il tempo di poter visitare comodamente sia Giglio Castello, sia Giglio Porto, nell’attesa di riprendere un traghetto per il ritorno a Porto Santo Stefano.

Due foto incollate per l'intero crinale, da Poggio Terneti fino al Poggio della Pagana

sabato 18 maggio 2013

Giglio - 2a Tappa



Il Percorso

[per la cartina vedi la prima tappa del Giglio]

La tappa di oggi è sicuramente sfidante e impegnativa se percorsa per intero. In totale sono poco più di 15Km ma ben 800mt di dislivello+, il che ci richiederà un bello sforzo considerato che siamo al terzo giorno di cammino. Saremo però ripagati da un fantastico e panoramico posto tenda.. In alternativa possiamo accorciare la tappa fermandoci prima nei pressi della Punta di Capel Rosso, ovviamente così facendo allungheremo di un po’ l’ultima tappa.

Giglio Campese

venerdì 17 maggio 2013

Giglio - 1a Tappa



Il Percorso

Dopo la traversata in traghetto sbarchiamo sull’isola per la prima delle tre tappe del Giglio. Ovviamente già durante l’entrata nel piccolo paese Giglio Porto, la nostra vista probabilmente sarà catturata dalla sagoma della Costa Concordia (almeno finche non la toglieranno, e speriamo quanto prima..), spanciata come una gigantesca Moby Dick di ferro, e dalle imponenti gru e strutture installate tutte intorno per i lavori di messa in sicurezza e rimozione. Non dimentichiamoci, prima di iniziare il cammino, che al piccolo paese avremo anche la possibilità di fare rifornimenti extra, visto che fino all’indomani mattina non sarà previsto il passaggio in nessun altro centro abitato, soprattutto per quanto riguarda l’acqua. Questa prima tappa gigliese non è molto lunga (7,4Km circa) per il semplice fatto che altrettanti Km li abbiamo già percorsi lo stesso giorno per discendere a Porto Santo Stefano. Il dislivello+ è abbastanza modesto, sui 420mt, tuttavia qualche passaggio in ripida pendenza, in relazione con il carico sulle nostre spalle, ci metterà alla prova.

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Argentario - 2a Tappa



Il Percorso

[per la cartina vedi la prima tappa]

La seconda tappa dell’Argentario è breve e non impegnativa. Lunga solo poco più di 7km, calcolati fino alla banchina del porto di imbarco, si sviluppa quasi interamente in discesa (+80mt, -450mt in totale) visto che dai circa 370mt di altitudine del nostro primo campo, raggiungeremo Porto Santo Stefano. Normalmente conviene organizzare le giornate in modo da prevedere l’arrivo alla cittadina in leggero anticipo sulla partenza del nostro traghetto. A meno che non siano in alta stagione, non ci sono molti traghetti la mattina, quindi la scelta diventa quasi obbligatoria. Nel nostro caso abbiamo optato il venerdì per un traghetto delle 9.30. Lasciati quindi la nostra bella sella, partiamo subito con un bel panorama mattutino sull’Isola del Giglio e con la Torre Capo d’Uomo in primo piano. Non sarà difficile scorgere (prima che verrà rimossa ovviamente) la sagoma della Costa Concordia.


Il sentiero che costeggia la Costa dei Ronconali, visibile sullo sfondo

giovedì 16 maggio 2013

Argentario - 1a Tappa



Il Percorso

La prima tappa della nostra traversata parte da Porto Ercole o, volendo accorciare un poco di dislivello, in corrispondenza di una piazzola a poco meno di un km dal paese, lungo la poderale asfaltata. Ci inerpichiamo da subito rapidamente sulle pendici del monte Telegrafo (635mt), sulla cui sommità si trovano delle gigantesche antenne non raggiungibili perche zona militare. Altre grandi antenne si trovano comunque anche su altri altipiani limitrofi. Successivamente attraverseremo, discendendola, la zona centrale della tondeggiante penisola fino alla piccola vallata di Case dell’Olmo, per poi risalire leggermente fino ad una sella in prossimità di Poggio Pinzo (390mt), luogo ideale per piazzare una o più tende. Avremo percorso fino a questo punto circa 14km o poco più, a seconda del punto esatto della nostra partenza. Il panorama dal nostro primo campo sarà notevole. Potremo da un lato osservare Porto Santo Stefano, la Torre Argentiera, in lontananza Talamone, i Monti dell’Uccellina, la Foce dell’Albegna, ma anche i miei più familiari Poggi di Prata e di Montieri. Da un altro versante potremo invece riosservare Il Telegrafo e la catena di antenne, ma, soprattutto, l’Isola di Giannutri e l’Isola del Giglio.


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INTRO - Argentario e Isola del Giglio



L’isola del Giglio è un mio antico sogno. Visitata in passato due-tre volte come semplice turista di giornata, mi ha sempre affascinato la sua scoperta per via sentieristica, alla scoperta di angoli remoti. Naturale dunque l’accoppiamento con la traversata del Monte Argentario, che ben si presta con le sue lussureggianti leccete come naturale complemento. In quattro giorni si può quindi visitare queste due bellissime destinazioni nella zona più a sud della Toscana, amalgamando il tutto con la traversata via traghetto.


giovedì 25 aprile 2013

Il Torrente Carsia e la Costa Ferraglia


Dal poggio della croce di Prata, osservando verso sud, si vede il crinale della Costa Ferraglia fiancheggiare il la gola del Torrente Carsia e allungarsi fin quasi la piana di Perolla. Questa linea di colline, parte idealmente dal Poggio Sciamagna e termina in prossimità dell’agrizona sottostante Massa Marittima denominata Pianizzoli.


Il profilo orientale della Costa Ferraglia, a destra il Poggio Sciamagna

Mi è capitato più volte di scendere giù fino al Carsia, seguendo le esili tracce di un sentiero che immagino un tempo nobile, a solcare terreni nelle cui profondità ferveva l’attività mineraria, come la lunga galleria di scolo delle acque chiamata “il Gallerione”, che da Niccioleta va a confluire proprio sul Carsia ma quando ormai il torrente è alle porte del Borgo di Perolla.

La prima avventura sulle esili rive di questo ruscello, che nasce dai Poggi di Prata ed ha l’importante ruolo di unico corso d’acqua che passa sotto l’alto ponte in cemento armato costruito nella seconda metà degli  anni ’80, l’ho già descritta in un altro post. Allora ebbi anche l’infausta idea di portarmi dietro la Lilly, assolutamente inconsapevole di ciò che avrei trovato di fronte a me, ma se non altro rese ancora più avventurosa quell’uscita.


Il Torrente Carsia nel suo corso a monte, ancora in prossimità di Prata

giovedì 28 febbraio 2013

Le Biancane a Monterotondo Marittimo

Lunghezza = 10km
Durata = 3h
Difficoltà = facile

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Le Biancane di Monterotondo Marittimo, un’ambientazione decisamente surreale e infernale, dove fumi, vapori, acqua bollente, terreno che scotta, e la puzza tipica dello zolfo, la fanno da padrone nel contesto generale di bellissimi boschi di castagni, macchie mediterranee e sughereti. Tutto è frutto delle manifestazioni geotermiche che qui la fanno da padrone sin dall’antichità, e nel corso dei secoli sono state sapientemente sfruttate, come ovviamente testimonia la recente (se si parla di secoli) produzione di energia geotermoelettrica.

Il percorso ad anello parte nei pressi del centro Abitato di Monterotondo Marittimo, grazioso, di natura medievale con importanti testimonianze legate all’attività mineraria e geotermica, si snoda attraverso i siti più significativi dove si trovano le manifestazioni geotermiche più suggestive fino a raggiungere l’altrettanto splendido centro abitato di Sasso Pisano, e fa rientro a Monterotondo passando dentro dei bellissimi castagneti.
Clicca per scaricare la cartina [in blu il percorso]*

giovedì 14 febbraio 2013

La Diaccia Botrona

Lunghezza = 20km
Durata = 7 h
Difficoltà = impegnativo



Escursione proposta nell’ottima guida “Camminare nella Maremma“.
 
Piuttosto lunga (20km circa) ma praticamente a dislivello zero, ideale come escursione invernale per osservare l’avifauna, in particolare nei mesi di Febbraio e Marzo.

Veduta del Padule e Castiglione della Pescaia

La Diaccia Botrona è un sistema paludoso a ridosso di Castiglione della Pescaia, molto suggestivo e capace di infondere una serena tranquillità. L’escursione prevede il suo attraversamento partendo dalla Casa Rossa Ximenes, direttamente da Castiglione della Pescaia, e lo spostamento in rettilineo fino al Canale di S.Leopoldo, in prossimità di Marina di Grosseto. Successivamente raggiungeremo il mare e faremo rientro a Castiglione della Pescaia costeggiando la riva attraverso la Pineta dell’Oasi di S.Felice e il complesso di dune sabbiose Le Marze. Sicuramente, dopo 20km, al nostro rientro nei pressi della Casa Rossa, la luce del sole avviato al tramonto ci regalerà un panorama mozzafiato su tutto il padule. Maggiori informazioni disponibili nella guida Camminare in Maremma.


La Casa Rossa Ximenes

domenica 3 febbraio 2013

Camminare nella Maremma Toscana - Guida al Trekking

Si tratta di una proposta elegante e dettagliata per andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Provincia di Grosseto. Una vera manna, per me, nella scelta di escursioni fuori porta in luoghi mai visitati.

Edita dalla casa editrice ColorDeSoli, in 176 pagine sono descritte ben 16 escursioni, spaziando dalle zone costiere ai rilievi più importanti della provincia.

Ben corredata di foto e ricca di nozioni su flora, fauna e aspetti geologici.
Particolarmente utile la possibilità di poter scaricare, dal sito della casa editrice nella sezione relativa alla guida, una cartella compressa contenente tutte le tracce descritte nella guida in formato .gpx inclusi i waypoints.

Sempre nella medesima sezione, è possibile anche ordinare comodamente la guida al costo di 14€ e pagare tramite il circuito Paypal.