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Aprile 2012, giorno di Pasqua, MagoZichele si prepara al pranzo dai suoceri con
una bella sgambata mattutina. L’anello sentieristico intorno a Boccheggiano non
l’avevo mai provato, adesso sarà l’occasione buona. Di vero anello si tratta,
visto che la forma è proprio circolare. Lungo il percorso si può optare per
numerose varianti, giacché in queste zone di stradelli non v’è carenza. In ogni
caso, si potrà osservare qualche scorcio panoramico di assoluto rispetto.
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Il Monte Sassoforte, visto da Boccheggiano |
La
giornata avrebbe dovuto essere piovosa, in realtà il cielo è completamente
sereno e la temperatura è fin troppo altina, considerato il periodo. Parto
direttamente da casa dei miei suoceri intorno alle 7.45, Boccheggiano è
assolutamente silenzioso, a quest’ora, in un giorno di festa, si approfitta
anche e giustamente per riposare. Attraverso rapidamente il tratto che passa in
mezzo al paese dirigendomi verso l’uscita in direzione di Campiano. Arrivato
alla secca curva a sinistra, lascio la strada asfaltata e prendo la sterrata
che si inoltra in questa zona di campagna chiamata Cusa. Dopo poche decine di
metri, mentre alla mia destra ci sono alcune piccole e ordinate vigne per
produzioni familiari, a sinistra si può godere di un bel panorama sul Poggio di
Montieri. In lontananza sulla destra, dalla parte delle vigne, il Sassoforte e
il Monte Alto.
Proseguo
superando alcuni annessi agricoli dove dei cavalli incuriositi controllano chi
passa a quest’ora del mattino. La strada è una sterrata transitata abitualmente
da mezzi, con semplici dislivelli attraverso questa zona di campagna con molta
semplicità. Anche oggi ne approfitto per mettere sulle gambe un po’ di km in
vista degli impegni estivi, attesi ormai da quasi un anno… Il pensiero per
questa escursione odierna è solamente per il tratto che troverò una volta sceso
fino al Torrente Farmolla, cioè se la risalita sarà agevole o meno. Vista da
Google Earth sembrerebbe un sentiero neanche tanto secondario, ma l’esperienza
mi ha insegnato che spesso quanto preventivato su carta, riserva sempre delle
incognite alla prova dei fatti.
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Il Poggio di Montieri dalla strada per Cusa |
Arrivo
così alla deviazione per il podere Masson, sulla destra, che prendo in
direzione sudovest lasciando quindi la sterrata principale. Un gatto nero ogni
tanto sembra anticiparmi in avanscoperta, mostrandosi quasi indifferente alla
mia presenza. Sarà l’unico animale visto oggi! Anche questo nuovo sentiero è
identico al precedente, sempre una strada sterrata che progressivamente, ma
lentamente, scende di quota. C’è molto silenzio intorno, ogni tanto si apre
qualche bello scorcio panoramico su Boccheggiano. Arrivo al bivio per il podere
Masson, un quadrivio di sentieri dove, personalmente, prendo la direzione che
più si addentra in discesa. Da ora in poi la discesa sarà quasi costante, per
scendere nella vallata del Farmolla. La strada è chiusa da una catena,
difficilmente da queste parti oggi verrà qualcuno, meglio così…
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I poderi La Berretta mettono a dura prova lo zoom della fotocamera |
Il
fatto che probabilmente questa parte di sentiero venga di norma frequentata
poco, probabilmente dai cacciatori, è a tutto vantaggio della “scenografia”:
ogni tanto infatti la strada è completamente ammantata di foglie, dando proprio
la sensazione di un posto dimenticato. Proseguo in costante discesa, fino ad
arrivare ad uno spiazzo con due grossi cerri, un posto isolato e fantastico per
una bella scampagnata in compagnia. Dopo questa micro radura, la strada si
restringe un po’, ed arrivo in breve alla fatidica deviazione che devo prendere
per scendere fino al Farmolla. I timori che potevo avere per il tratto in
discesa, svaniscono subito: il sentiero rimane largo e scende in maniera molto
marcata, da un lato costeggiando un’esile boscaglia, dall’altro una zona di
bosco tagliato. Questo rende possibile una bellissima visuale sul poggio di
fronte dove sulla sommità riesco a scorgere benissimo i poderi Berretta. Decido
anche di alleggerire gli indumenti perché c’è sole, non tira vento, insomma si
sta da dio.
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MagoZichele inizia la discesa per il Torrente Farmolla |
Scendo
allegramente giù per il discesone e arrivo al torrente. Un posto veramente isolato,
con un bel bosco tutto intorno a far da cornice. Adesso viene il bello:
individuare sul lato opposto la via di risalita. Sulla cartina il sentiero è
segnato debolmente, e anche su Google Earth la parte iniziale della salita non
è per niente visibile; però sento che qualcosa deve esserci. In questo tratto
iniziale non seguo le indicazioni del gps perché sono molto sommarie, meglio
affidarsi a sensazione osservando cosa mi ritrovo davanti. Il primo tentativo
non va a buon fine, mentre scatto qualche foto al torrente, ho l’impressione di
non aver beccato la giusta direzione. Torno indietro e costeggio il torrente
verso valle fino ad individuare qualche possibile traccia di guado. Infine ecco
quello che mi sembra il punto giusto, attraverso e subito mi smentisco, perché sono
sceso troppo a valle rispetto al punto teorico in cui dovrebbe trovarsi il
sentiero. Risalgo il torrente dalla riva opposta fino a tornare al punto in cui
ero disceso, ma nella direzione in cui dovrei proseguire c’è solo un ripido
pendio. Provo lo stesso a risalire per un po’, e la scelta è giusta, perché dopo
pochi metri, da una posizione più rialzata, riesco a scorgere perfettamente il
sentiero che cercavo.
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La via del ritorno dopo il Podere Monte |
Si
trovava molto vicino a dove avevo provato a cercarlo al primo tentativo, ma era
perfettamente celato. E’ abbastanza largo e completamente stravolto dal
passaggio degli animali. Comincio la vera risalita dal Torrente Farmolla, il
sentiero sale altrettanto ripidamente se confrontato con quello della discesa,
e dopo poche decine di metri attraversa una zona che è stata oggetto di taglio
del bosco. A questo punto il sentiero diventa ancora più largo e più facilmente
percorribile. Superato il dislivello più importante, in corrispondenza di una
spianata, decido per un meritato riposo. Tra l’altro, da questo punto c’è anche
una bella visuale su Poggio Ricavolo, punto di passaggio per il RoccaTrek.
Riparto spedito, mi trovo praticamente a metà percorso. Rapidamente raggiungo
in sequenza, dopo aver superato il bivio con un altro sentiero che raggiunge i
poderi Berretta, una casetta utilizzata dai cacciatori, poi è la volta del Podere Monte. Mi trovo adesso, anche se in senso inverso, lungo il percorso della
prima tappa del RoccaTrek. Dopo il Podere Monte, sulla mia sinistra, l’intero
versante del Sassoforte domina la scena.
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Bellissimo prato erboso nei pressi di Botroni |
Il
percorso prosegue stabilmente su questa bella strada sterrata, scendendo
lievemente di altitudine e attraversando prima zone a boscaglia,
successivamente, all’approssimarsi dei primi poderi, a fianco della strada il
bosco lascia spazio ad ampi prati erbosi. Arrivo alla deviazione con il
sentiero n.42, che risalgo per guadagnare dislivello fino a raggiungere le
oramai antiche zone minerarie di Botroni e del Baciolo. Oramai non è rimasto
pressoché nulla di allora, tuttavia qualche fondamenta di piloni o qualche
scalinata isolata resistono ancora (e volutamente) allo scorrere del tempo.
Eccomi infine a Fonte Verdi, una bella foto a questa caratteristica e, per i
boccheggianesi locali, rinomata fonte, ed infine affronto le ultime brevi
salite che mi riportano a Boccheggiano, al punto di partenza. Una bella
escursione, un posto magico da raggiungere come il guado del Torrente Farmolla.
MagoZichele
Io, che ci sono nato, ho fatto spesso questa escursione! Secondo me il punto migliore per risalire verso Boccheggiano è a "le Raggiunte", dove
RispondiEliminaIl fosso della Quercinese entra nel torrente Farmolla (purtroppo quasi sempre secchi). Da dove ti ho detto io al piazzale della Marrosa (alla Berretta) c'è davvero poco anche se non ci sono grandi sentieri e si risale un pò a tastoni! Se tu avessi avuto un giorno in più sarebbe stato bello proseguire verso Santa Sicutera lungo la Farmolla, entrare nella Farma e scendere un bel pezzo risalendo poi da Torniella o Sassofortino! Bravo Michele è un piacere leggere il tuo blog così affascinante!
Ciao Emanuele, il giro della Farmolla-Farma lo faremo prossimamente!! Leggi il Roccatrek --> http://magozichele.blogspot.com/2011/06/intro-roccatrek.html :-) ciao!!
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