O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

martedì 15 maggio 2012

La Buca Del Gallo


Lunghezza = 3 km
Durata = 1 h
Difficoltà = media


La Buca del Gallo, un’altra destinazione misteriosa per le nostre escursioni nei dintorni di Prata!

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina [in blu il percorso]*

Si tratta di un’apertura naturale nel terreno, situata a sud lungo la cresta che sale verso il Poggio della Croce, in una zona sgombra dal bosco (vedi foto sottostante).


Alcune leggende narrano che questa buca sia stata usata in tempo di guerra come collegamento addirittura con il paese di Prata. In realtà, come potete vedere nella foto sottostante, scesi all’interno della buca troveremo solo un’area sotterranea non molto ampia e con un dislivello totale di 7 metri.  Informazioni più dettagliate di carattere tecnico le possiamo trovare anche al seguente link.


Per raggiungere la Buca del Gallo, non ci sono sentieri segnati, tuttavia quasi tutto il percorso si svolge su percorsi abbastanza ampi da non permettere confusioni. Dal Pianello, a Prata, prendiamo la strada  asfaltata sulla destra (la ex SR441 prima della costruzione del ponte) e percorriamola per poco più di 1 Km, fino a lasciarla prendendo sulla destra la strada sterrata chiamata “la panoramica”. Come dice il nome trattasi di una sterrata che, oltre a delimitare ad est il confine della Riserva Naturale Poggi di Prata, offre nel contempo, via via che sale, un bel panorama sul paese.

Salendo verso la buca...
Una piccola oasi per la fauna
Poco dopo aver superato i due poderi, noteremo sulla sinistra una strada sterrata non molto larga, intorno al km 1,8 del nostro percorso. Prendiamola e, in rapida successione, oltrepasseremo un grosso rudere sulla destra, dopodiché costeggeremo un bel castagneto, fino ad arrivare ad una svolta ad U superando un piccolo fosso. A questo punto il sentiero sale nuovamente in un bel castagneto dove, se saremo fortunati, potremo vedere qualche capriolo in fuga, data la vicina presenza, proprio lungo il sentiero, di una piccola pozza d’acqua. Dopo un paio di curve arriveremo in una zona più pianeggiante ed aperta, giriamoci verso sinistra e potremo scorgere il prosieguo del sentiero, in salita.

La casamatta dei tedeschi immersa nel bosco
Superato anche questo tratto, torna ad essere un po’ più pianeggiante, ma progressivamente sempre più stretto. Arriveremo ad un certo punto dove non sembrano esserci altre alternative, intorno al km 2,5. Qui dovremo effettuare un “salto” di dislivello salendo per il costone ripido alla nostra destra, per circa 30 metri, fino a raggiungere un nuovo sentiero. Prima variante: questo nuovo sentiero, se preso a destra, percorrendolo tutto ci condurrà al campo di ginestre già descritto nella salita diretta al Poggio della Croce, o almeno all’intersezione con la salita diretta.

Bel panorama su Prata, in prossimità della buca
Se invece prenderemo a sinistra questo nuovo sentiero, proseguiremo in direzione della Buca del Gallo: superiamo un fossetto e manteniamoci sulla sinistra seguendo la traccia di sentiero nel bosco, che poco dopo, alla fine di una breve discesa, confluirà perpendicolarmente in un altro più largo sentiero, al km 2,65. Seconda variante: all’inizio di questa breve discesa, se vogliamo allenarci le gambe con un bello sforzo, possiamo fare inversione ad U ma salendo per il ripido pendio in direzione della vetta del Poggio della Croce. Non sarà difficile arrivarci, basterà seguire sempre il senso in salita, e così facendo arriveremo anche, a soli 50 mt dalla vetta, ai ruderi di un vecchio casolare, forse in tempo di guerra usato come casamatta dai tedeschi. Di fronte al rudere, completamente immerso nel bosco, anche un deposito sotterraneo d’acqua di cui si scorge il cielo in un paio di punti.

La Buca Del Gallo !!!
Ritornando sul nostro percorso originario, svoltiamo a sinistra in discesa sul nuovo sentiero che abbiamo incrociato. Si tratta di un vecchissimo sentiero non più usato, tanto è vero che in alcuni punti la vegetazione ostruisce il passo costringendoci a deviazioni laterali. In ogni caso, osservando attentamente alla nostra sinistra mentre scendiamo, arriveremo, intorno al km 2,75, in un punto in cui la terra, inconfondibilmente rossa, rivendica il glorioso passato di attività estrattive. In questo punto esatto dovremo svoltare a destra risalendo il pendio di fronte a noi. Inizialmente potremmo avere l’impressione di non trovarci di fronte a un vero e proprio sentiero, tuttavia ben presto potremo osservare una lieve traccia di sentiero che sale in maniera non vertiginosa.
L'entrata del cunicolo principale della Buca del Gallo
In poco tempo raggiungeremo la sommità della cresta sudovest del Poggio della Croce, libera dal bosco. Costeggiamo aggirandoli i pochi alberi presenti sulla nostra destra e, dopo poche decine di metri, arriveremo di fronte alla Buca del Gallo! La vecchia scala appoggiata serve per scendere il primo dislivello, poi, per chi se la sente… In alternativa potremo comunque goderci un bel panorama verso Prata e verso il mare.

Sulla via del ritorno, oltre a seguire a ritroso la strada sin qui fatta, avremo in alternativa le due varianti sentieristiche già descritte.

* fonte: Carta Escursionistica delle Colline Metallifere

1 commento: