L’obbiettivo di questa escursione era già dichiarato in partenza: battere il mio record personale di km giornalieri e superare la soglia dei 40 km!
Dopo i 30 km della prima escursione solitaria alle Cornate quasi un anno fa, e dopo i 35 km, ancora alla Cornate ma dal versante Sud (o Est guardandole di fronte), in Luglio scorso, dove mi ritrovai impelagato in un macchione fuori dai sentieri segnati, la Spedizione dei 1000, originariamente pensata da svolgersi in tre giorni, presentava tuttavia una lunghezza totale, appunto, intorno ai 40 km, giusti giusti per piazzare il record, indipendentemente dai dislivelli da superare, che non è affatto un dettaglio trascurabile.
Archiviata la momentanea possibilità di svolgerla in tre giorni, ed essendo già a Settembre, quindi prossimi alla fine dell’anno, sarebbe anche decaduto lo “spirito” dell’escursione, ovvero rendere nel contempo omaggio, dal nome stesso (spedizione dei 1000), ai 150 d’Unità d’Italia.
Sarà dunque una bella sfacchinata, nello zaino quindi solo lo stretto necessario, niente fornellino o moka, solo pasti (per così dire) alla volee.
La mattina dunque parto non prima delle 7.00, perché adesso le giornate sono già un po’ accorciate, e mi avvio dal classico sentiero che sale ripido verso l’Aia della Vedova attraverso la salita della Viva.
Il vento notturno di leggera tramontana ha spazzato via tutte le nubi e l’umidità dei giorni scorsi, oltre a rinfrescare un po’ l’aria, la giornata è splendida.
Curva altimetrica dell'intera Spedizione dei 1000 |
h 9.07 - Poggio di Montieri: e uno! |
Alle 9.07 sono sulla vetta del poggio, la visuale oggi è veramente magnifica. Solo il tempo per la foto di rito con il tricolore italiano, mangiare e bere qualcosina, e di nuovo in marcia.
Riscendo dal poggio, dalla strada asfaltata, fino al parco comunale il Piano, dopodiché mi immetto nel bosco lungo il sentiero ad anello.
Si scava alla Canonica di S.Niccolò |
Nel frattempo alle 12.10 raggiungo la croce sulle Cornate, a 975 mt, da dove il panorama è splendido, e successivamente arrivo in vetta, per la seconda foto di rito con il tricolore: e siamo già a due!
Di nuovo sulla croce alle Cornate |
Imbocco quindi il sentiero 11 in direzione di Poggio Ritrovoli, questo versante delle Cornate è ora ombreggiato, e proseguo quindi spedito in mezzo a questo bellissimo e intatto bosco che fa parte della riserva naturale di Fosini. Quando comincia la risalita verso Poggio Ritrovoli, ecco che raggiungo gli escursionisti dei quali sospettavo la presenza. E’ una coppia di stranieri, penso tedeschi, e la moglie non accorgendosi del mio arrivo lancia un urlo di spavento quando mi trovo vicinissimo a loro. Tranquillizzati, li saluto e proseguo a passo spedito la mia marcia. Adesso sono sull’ultimo tratto di salita verso Poggio Ritrovoli, è una lunga e dritta salita che sembra non finire mai, poi il fatto che sia esposta al sole, la fame e la sete che cominciano a farsi sentire prepotentemente, insomma ora mi sento abbastanza “cotto”, ma ho deciso che mi fermerò solo un cima al terzo poggio, quindi proseguo arraffando al volo qualche mora succosa che penzola dai rovi lungo il sentiero. I pini tutto intorno emanano un odore intenso e piacevole, è uno dei migliori momenti della giornata, perché la vetta di Poggio Ritrovoli è anche il punto più distante di tutta la “spedizione”, da questo punto in poi inizierà il lungo rientro verso Prata.
h 12.10 - Le Cornate: e due! |
Da qui ruotando con lo sguardo riesco a vedere benissimo i Poggi di Prata, il Poggio di Montieri e le Cornate, sono le 13.10, mi sembra quasi strano in appena sei ore aver coperto tutta questa distanza.
h 13.10 - Poggio Ritrovoli: e tre! |
E pensare che sono le prime persone che abbia mai trovato in tutte le mie escursioni nelle Colline Metallifere!!
E così la terza foto di rito su Poggio Ritrovoli la scatta Detlef a me e Gabi che sorreggiamo il tricolore italiano! Alla fine, anche un gemellaggio!!
Saluto i miei simpatici amici che si riavviano lungo il sentiero, con l’invito ovviamente a visitare il blog del Mago; dopo un quarto d’ora, riordinato tutto, anch’io mi rimetto in cammino imboccando il sentiero 12 che taglia verso la strada sterrata più a sud. Non è un sentiero ben tenuto, o quantomeno è da molto che necessita di un taglio della vegetazione, fatto sta che dopo un po’ mi ritrovo ad attraversare una rada pineta tappezzata da un folto agglomerato di felci via via sempre più alte, fino ad arrivarmi alle spalle. Credo tuttavia che sia stata una cosa voluta, in quanto i segni biancorossi delle segnature sono in questo tratto posizionati molto più in alto, sugli alberi. Superato il punto più critico, il sentiero si allarga molto e torna ad attraversare una zona di castagni; proprio qui raggiungo e quindi ritrovo per la terza volta Detlef & Gabi, che nel frattempo, dopo la giungla di felci, temevano di aver sbagliato strada.
Nessun problema, il percorso è quello giusto, e anzi ne approfitto per indicargli che di lì a poco troveranno una fonte di fresca acqua, poco prima dei poderi Lame.
Li saluto di nuovo e proseguo speditamente dato che ora è quasi tutto in discesa. Ripercorro tutta la lunga strada sterrata fino a tornare a Gerfalco, una breve sosta per bere alle panchine di fianco al ristorante, dove individuo anche l’auto degli amici tedeschi, e poi riprendo il cammino per la strada asfaltata fino al bivio per Montieri. Qui imbocco la sterrata in direzione di Folavento e successivamente ripercorro a ritroso tutto il sentiero per tornare a Prata, passando però dal sentiero est di Fonte a Canale. Dopo la Casa Rosa, mi imbatto nell’ennesimo gruppetto di cinghialini che, sfuggendo da una bassa vegetazione, mi passano davanti quasi senza vedermi (e così ne approfitto per filmarne almeno uno).
Alle 17.27 sono di nuovo al Pianello, a Prata, la Spedizione dei 1000 è conclusa, e in un solo giorno ho migliorato il mio record personale portandolo a ben 40 km! L’obbiettivo è dunque raggiunto, e non credo che tenterò di migliorarlo ancora, anche perché sento davvero la fatica in tutto il corpo, e non ha senso spremersi così ...
Solo per dare qualche numero, in 8h e 15 min di marcia, le kcal consumate registrate dal GPS saranno 2500, per 40 km e 1750 mt di dislivello positivo. Inevitabile, una volta a casa, un’occhiata al peso: ben tre kg in meno!!
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MagoZichele stremato ma contento dopo i 40 km! |
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