GRUBEN - ZINAL
31 Luglio 2014
Km percorsi = 23
Dislivello + = 1350 mt
Dislivello - = 1500 mt
La strada fatta |
L'Hotel Schwarzhorn è
ancora avvolto nel sonno quando ci alziamo e preparandoci velocemente usciamo
dalla camerata cercando di non disturbare il sonno dell'inglese. Con solo due
bagni al piano delle camerate, conviene sbrigarsi. Al piano terra è già tutto
pronto per la colazione, e ci hanno anche già preparato i panini come
richiesto. La giornata finalmente si preannuncia bella, il cielo è
completamente sereno. Alle 6.40, riempite le borracce, partiamo. Il Meidhorn
irradiato dal sole è uno spettacolo della natura.
Si parte con un passo molto
lento, risalendo il bosco di abeti e larici, per rompere il fiato con calma.
In men che non si dica siamo gia in vista del gruppo di casette Meiden-mittel,
da dove, voltandoci, abbiamo finalmente la prima limpida panoramica montana:
verso sudest si stagliano le possenti cime innevate del Barrhorn, del Bishorn e
del Weisshorn. Impressionante quest'ultima, dalla punta acuminata. Poco piu in
alto raggiungiamo le altre case di Meiden-ober, dove insolitamente risiede
anche una tenda gioco sullo stile dei pellerossa.
Purtroppo comincia ad alzarsi
un po di nuvolaglia dal basso, ma abbiamo visto che spesso è cosi e d'altronde
è proprio delle grandi valli montane. Comiciamo ad addentrarci nella Meidentalli,
e salutiamo quindi la verde Turtmanntal, chissà se anche all'Augstbordpass
stamani splende il sole...
Le borracce sono piene, si parte! |
Il Meidhorn infuocato dalla prima luce del mattino |
In vista di Meiden-mittel |
Meraviglia! In primo piano il Bishorn, subito dietro a destra la punta del Weisshorn |
Anche il Barrhorn da sfoggio del suo versante nord |
Grande Magoooooo!!! |
Si supera una radura
leggermente alluvionata e si sale per raggiungere il lago Meidsee. Una gemma
verde incastonata fra le rocce, un vero spettacolo naturale. Questo altopiano è
davvero suggestivo da qualunque prospettiva lo si guardi. Ogni tanto il
Meidhorn rispunta dalle basse foschie invitando ad un'ennesima foto.
Dal lago,
si intravede il Meidpass, a 2790mt, dove scollineremo per la Valle di Zinal. Fermi
per una pausa, ci raggiunge e ci supera Sandro, che sta salendo al passo
trascinando letteralmente la sua MTB. Sembra incredibile vederlo passare in
bilico sulle due ruote in questi stretti e rocciosi budelli. Dal lago il
cartello indica altri 25min per il Meidpass: Lorenzo sembra piuttosto scettico
in merito, ma saranno i minuti che invece alla fine impiegherà. Senza soste,
sia ben inteso. Come già detto, i tempi di percorrenza indicati, qui in
Svizzera, sono molto stretti. Forse una differenza non di poco conto rispetto a
quanto visto nel piu turistico Trentino-Alto Adige. L'amico Lele chioserà a
questa mia affermazione...
Superiamo il breve e assolato tratto pietroso e
arriviamo al Meidpass insieme a Sandro. La sua bici prende posto a cavallo del
palo, mentre ci scattiamo reciprocamente delle foto. La visuale è da sogno:
alla nostra destra a nord, il Meidspitz, sotto, verdi pascoli ora solcati a
tutta velocità da Sandro, vanno a perdersi in tanti laghetti. In lontananza, si intravede la piccola e bianca sagoma dell'hotel Weisshorn, arroccata sul precipizio della
valle di Zinal. Alle sue spalle, si erge la rocciosa Becca di Bosson. Ancora
più lontane, alcune delle cime della grande Corona Imperiale, un concatenamento
di grandi e acuminate vette che qui in Svizzera, nel sud delle Alpi, danno
proprio l'idea della regale investitura.
Puntiamo quindi sull'hotel Weisshorn, che sembra più vicino della realtà. I grandi pascoli sembrano non finire mai, le discese sembrano sempre piu lunghe delle salite. Arrivati a Le Chiesso, superiamo un tumultuoso torrente (stavolta con un comodo ponte..) e risaliamo il pendio per circa 200mt, fino a trovarci improvvisamente di fronte all'hotel.
Siamo
accolti gentilmente in questa struttura e la meritata birra weize ci permette
di usufruire anche del wifi. Possiamo quindi avvisare tutti a casa e
soprattutto controllare le email per vedere se i nostri anticipi e posticipi di
prenotazioni vadino in porto regolarmente. Si sta molto bene qui all'assolato hotel, che nel frattempo si sta sempre più popolando per il pranzo. Molto
singolare il fatto che la lingua che più sentiamo parlare adesso è il francese,
e che dagli abituali "hallo" e "morgen", adesso tocchi al
"bonjour". Siamo passati nel cantone francese, ma è una cosa che male
assimilerò nei giorni successivi: di fatto, solo facendo mente locale mi
ricordero che siamo sempre in Svizzera e non in Francia.
La lunga sosta all'hotel Weisshorn era sì meritata, ma dobbiamo rimetterci in cammino perché abbiamo
ancora molte ore davanti a noi. Sotto un bel sole che illumina tutta la valle
di Zinal, percorriamo il lungo (10km circa!) e pressoche pianeggiante tratturo
a mezzacosta, passando proprio sotto le Pointes de Nava. All'orizzonte prendono
via via sempre più forma i ghiacciai che salgono verso l'aguzzo La Pointe duZinal, che per il momento cattura la scena ma solo perché un colosso bianco ancora si nasconde fra le nuvole. Ma basta aspettare, e finalmente eccolo, il Dente Blanche, un massiccio di ben 4358mt!
Queste vallate sono favolose, questo
trekking davvero regala scorci panoramici da sogno. Immagino di catapultarmi in
un ambiente dolomitico: ricco di fascino, storia, aspro...ma della vista che
ora ho davanti agli occhi, dovrei tagliarne via almeno un terzo, partendo
dall'alto. Sono pur sempre tutte montagne, non mi sento di scaricare così
velocemente quei versanti che per ben due anni mi hanno ospitato regalandomi
emozioni indimenticabili. Ma devo riconoscere i meriti per ciò che la natura ha
qui creato nel corso di millenni. La nostra lunga traversata in quota procede
speditamente ed in nutrita compagnia. Sono tantissime le persone che
incontriamo qui. Chi la fa di corsa, chi a passo svelto, chi la prende comoda.
Come dargli torto di fronte a tanta bellezza? I km volano così come il tempo, e
giustamente Lorenzo reclama una pausa pranzo, che facciamo in corrispondenza di
un ponticino in legno su un bel torrente dove ne approfitto anche per dare una
sciacquata ad una maglietta.
Il finale di tappa si svolge su una piccola
pietraia alla quale fa seguito una ripida discesa su stradone sterrato che ci
fa scendere di 400mt fino ai circa 1600 di Zinal. La fatica ora si fa ben
sentire soprattutto in discesa e sulle ginocchia. Lorenzo la esterna mischiando
il nome Cervinia con Taormina! Ed io che lo ascoltavo assorto pensando ad un
suo racconto di mare...
Arriviamo al festoso
paese, più grande di Gruben, ma per arrivare all'Auberge Alpina dobbiamo
percorrere ancora 1 km. La via pedonale è molto carina, tutta tappezzata di
bandierine svizzere che corrono fra i vivaci colori delle fioriere delle
caratteristiche casette di legno. Il nostro albergo, l'Auberge Alpina, è molto piccolo ma
inversamente proporzionale all'accoglienza solare della ragazza che lo
gestisce. La ripida scaletta che sale nella mansarda con il dormitorio, fa
sembrare il tutto molto simile alla casetta dei sette nani. Nel salone
d'ingresso, che contemporaneamente è anche sala da pranzo, giganteggiano
quadri, poster di icone dello spettacolo e della musica, oggettistica di ogni
tipo, per creare un ambiente informale. Anche il nome dell'hotspot WiFi (Bar
Fonzie) è da mito!
Prima della cena facciamo anche in tempo (o abbiamo il
coraggio) di farci un giro per il paese, visitare il supermarket, controllare
gli orari della funivia per Sorebois per l'indomani. Il meteo non promette
molto buono, già la sera a cena molte nuvole si addensano sulla vicina e
rocciosa punta del Besso.
In compenso la pasta che ci viene servita (sì! proprio la pasta) è veramente squisita. La stanchezza si fa sentire presto dopo la lunga tappa odierna, e anche se il dormitorio è quasi pieno, si va a nanna senza troppi problemi sognando ancora i paesaggi odierni.
Lorenzo, ancora alle prese con le bizze del suo cellulare, si affida misticamente ai simboli religiosi... |
Le alture del Meidtalli |
Il Meidhorn ogni tanto fa capolino |
Il Meidsee |
In vista del Meidpass. In basso a destra si intravede Sandro |
Foto ricordo sul passo, per noi e per Sandro |
Panoramiche destra e sinistra dal passo |
Puntiamo quindi sull'hotel Weisshorn, che sembra più vicino della realtà. I grandi pascoli sembrano non finire mai, le discese sembrano sempre piu lunghe delle salite. Arrivati a Le Chiesso, superiamo un tumultuoso torrente (stavolta con un comodo ponte..) e risaliamo il pendio per circa 200mt, fino a trovarci improvvisamente di fronte all'hotel.
Durante la lunga discesa del Plan de Roua, in direzione dell'hotel Weisshorn |
Boh...che dire??...I colori parlano da se... |
Il maestoso Hotel Weisshorn si erge sopra le nuvole della Valle di Zinal |
Evviva! Il cellulare resuscita e per Lorenzo finisce il calvario eh eh... |
Si riparte salutando l'hotel Weisshorn |
La perte alta della Valle di Zinal. A centro foto il piramidale Pointe du Zinal.. |
..e solo per poco, alla sua destra, si intravede la vetta del poderoso Dente Blanche! |
Ampi scorci della lunga traversata in quota |
MagoZichele tende il bucato dopo la pausa pranzo |
Sentiero pietroso prima della discesa finale a Zinal |
Il caratteristico Auberge Alpina |
Immagini dalla via pedonale di Zinal |
In compenso la pasta che ci viene servita (sì! proprio la pasta) è veramente squisita. La stanchezza si fa sentire presto dopo la lunga tappa odierna, e anche se il dormitorio è quasi pieno, si va a nanna senza troppi problemi sognando ancora i paesaggi odierni.
- MagoZichele -
Nessun commento:
Posta un commento