O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

martedì 2 agosto 2011

La Spedizione dei 1000 - 2a Tappa

Il Piano – Gerfalco – Le Cornate

Lunghezza = 12,4 km
Durata = 3,5 h
Difficoltà = media
Altitudine max. = 1060mt. s.l.m.



Con la seconda tappa della Spedizione, raggiungeremo la seconda e più alta cima dei poggi dei territori della Comunità Montana, Le Cornate, di 1060mt. Molto suggestiva la visuale che avremo durante l’ascensione lungo il lato est delle Cornate, in corrispondenza della croce in legno a quota 975mt. circa. Lungo il percorso, costeggeremo il lato nord del Poggio di Montieri prima di scendere e poi risalire in direzione di Gerfalco attraverso il guado del Fosso Bucafaggi. Impegnativa sarà dunque la lunga risalita dal fosso fino a Gerfalco e poi sulle Cornate, dove dovremo coprire un dislivello di 570mt. Infine discenderemo le Cornate dal lato ovest, per poi prendere il sentiero in direzione di Poggio Ritrovoli, fino a fermarci per la nostra seconda notte, dopo circa 12,5 km di marcia.

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*

Discesa verso il Torrente Bucafaggi
Ripartiamo dunque dal parco comunale Il Piano, e seguendo il sentiero n.15, dopo 400 mt arriveremo all’incrocio con il sentiero n.25, ovvero l’anello intorno al poggio. Prendiamo questo bellissimo sentiero, che passa anche di fianco agli scavi della Canonica di San Niccolò, e giriamo tutto intorno al lato nord del poggio, fino ad incrociarsi, immersi nel bosco, col sentiero n.14 al km 1,6. Prendiamolo dunque in direzione di Gerfalco. Il sentiero scende rapidamente fino ad entrare per un breve tratto nella SP11, poi prosegue inizialmente in una pineta e poi alla macchia comune, fino ad arrivare al guado  del Torrente Bucafaggi al km 4,35.

Salita alle Cornate
Da qui in poi inizia la lunga impegnativa risalita attraverso i boschi e le campagne ad Est di Gerfalco, che solo per metà, nel tratto finale, dopo i poderi Lazzi, diventa strada asfaltata, più spedita anche se sempre in salita. Arriveremo così a Gerfalco, dove potremo riposarci e dissetarci alla fonte l’Abbeveratorio, proprio di fronte al circolo Arci. Iniziamo a questo punto la salita verso le Cornate, prendendo il sentiero 131, un bellissimo sentiero, dove il bosco iniziale lascia ben presto lo spazio alla miriade di sassi e rocce tipici di questo complesso montuoso. A 975mt arriveremo alla croce in legno posta su un cumulo di rocce, da dove avremo a mio parere la migliore visuale possibile, quasi a 360°.

Continuando, arriveremo ben presto all’anonima vetta delle Cornate, immersa nei pini (d’estate attenzione alle ortiche giganti lungo il sentiero segnato!!). La successiva ridiscesa sarà molto impegnativa in quanto veramente ripida e in alcuni punti sconnessa.

Al km 10,3 arriveremo all’incrocio con il sentiero n.11, che prenderemo andando in direzione della terza vetta di questa escursione, Poggio Ritrovoli. Il sentiero 11 scende dalle Cornate lungo il lato destro, in un contesto molto suggestivo in quanto saremo immersi nel silenzio della natura indisturbata.

Il Poggio di Montieri dalla croce alle Cornate (975mt.)
Ai piedi delle Cornate, dopo una piccola risalita, arriveremo in una zona mista di bosco e pineta, la strada si allargherà, e in queste zone ci fermeremo per il nostro secondo bivacco.
* fonte: Carta Escursionistica Colline Metallifere

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