O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

martedì 5 aprile 2011

Escursione St. Cristina - Col Dala Pieres - Col Raiser


Lunghezza = 18,5 km
Durata = 7 h
Difficoltà = difficile
Altitudine max. = 2751 mt. s.l.m.
Dislivello max. positivo = 1612 mt.



Partenza da Santa Cristina, in località Plan da Tieja, si prende il sentiero segnato n.26, in direzione dei complesso di casolari Daunei, passando in mezzo ad un bellissimo bosco; questo tratto iniziale presenta subito un dislivello importante, di quasi 200mt, che mette subito a dura prova.

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]*


Arrivati a Daunei (1687mt s.l.m.) intorno al km 1,8, che come quasi tutti i complessi abitati posti più in alto dei paesi, è caratterizzato dalla presenza di molte stalle per le mucche, prendiamo a sinistra per un breve tratto il sentiero n.3, che sale verso il rifugio Juac, ma al km 2,3, in corrispondenza di una spianata, prendiamo a destra il sentiero n.17A, che ci introduce all’interno del Parco Naturale Puez-Odle.

Salita nel bosco verso Daunei
L'arrivo a Daunei

Dopo un bell’agevole tratto iniziale, inizia la dura salita sul versante del monte Steviola (km 4) e alla successiva Forcella San Silvestro (km 4,4), a quota 2280mt. Lungo la nostra ascesa, diamo ogni tanto un’occhiata al panorama che via via s’apre ai nostri piedi, veramente mozzafiato, anche se la ricompensa maggiore, per questo tratto, l’abbiamo proprio al nostro arrivo in cima allo Steviola, da dove cominciamo a vedere in lontananza sia il Rifugio Stevia, sia lo stagliarsi del Col Dala Pieres.

Ingresso nel parco Puez-Odle
Col Dala Pieres e Rifugio Stevia

Salita verso lo Steviola
Dallo Steviola, e anche passata la Furc. San Silvester (dove il sentiero prende la numerazione 17, proveniente dal rifugio Juac), possiamo osservare, sulla destra, il bellissimo arco naturale nella roccia, che collega due grossi speroni. Proseguiamo salendo ed arriviamo al Rifugio Stevia a 2312mt. Abbiamo fatto solo 5 km ma già ben 800mt di dislivello. Al rifugio, è proprio il caso di fare una bella sosta, sedersi su una panca e godersi il panorama, che spazia dal gruppo del Sella, al complesso del Sassolungo e ancora più a destra in lontananza il Catinaccio-Rosengarten.

Proseguiamo sul sentiero 17, incamminandoci verso il Col Dala Pieres, il tratto iniziale sale lungo la dorsale del Monte Stevia per circa 150 mt, poi costeggia una spettacolare vallata a ridosso del Col Dala Pieres che lascia con il fiato sospeso per i grandi spazi che si aprono ai nostri occhi. Al km 6 raggiungiamo la Forcella Piza, da dove proviene il sentiero del Rifugio Firenze; da qui possiamo osservare in basso il caratteristico dente di roccia e il rifugio stesso. Il sentiero prosegue compiendo un semicerchio da dove con la visuale si domina la vallata sotto al Col Dala Pieres, per poi approcciarsi all’attacco della salita al monte, in corrispondenza del km 7,3.

L'arco naturale nella roccia
Forcella San Silvester

Da adesso in poi la salita sarà veramente dura e in molti tratti attrezzata con funi d’acciaio e gradini artificiali, comunque di agevole percorrenza, non c’è niente di veramente spericolato da affrontare. Di tanto in tanto, uno sguardo al panorama è più che d’obbligo, sia per la bellezza, sia per prendere un po’ di fiato. Arriviamo finalmente alla fine della salita, al km 7,8, in corrispondenza della croce; dopo aver ammirato il panorama, possiamo lasciare il nostro messaggio nel diario custodito nella cassettina attaccata al palo della croce.

Sassolungo e Rosengarten
Vallone ai piedi del Col Dala Pieres
Forcella Dla Piza
Via ferrata per il Col Dala Pieres

Percorriamo gli ultimi 20 mt ed arriviamo, finalmente, sulla vetta del Col Dala Pieres, a 2751mt s.l.m.. Qui con la vista possiamo spaziare anche su tutti i principali gruppi montuosi che si trovano ancora più a nord: da sinistra a destra il gruppo delle Odle (dove spiccano il Sass Rigais e il Furchetta, gli unici over 3000mt), il Piz Duleda e il Piz de Puez, entrambi intorno ai 2900mt. In basso, le silenti vallate Forces De Sieles e Val Dla Roa.

Le Odle
Il Puez

Il Piz Duleda
La croce sulla vetta

Rimettiamoci in marcia e iniziamo la discesa del Col Dala Pieres, facendo attenzione perché anche qui troveremo alcuni tratti attrezzati; arriveremo alla Forcella Forces De Sieles (km 8,7) a quota 2505mt, proseguendo a dritto l’alta via delle Dolomiti n.2 porta verso il Piz Duleda e il Monte Puez, noi giriamo a sinistra e scendiamo nella Forces De Sieles. Qui la visuale è molto suggestiva, siamo circondati dai gruppi montuosi circostanti.

Adesso l’itinerario è molto agevole, tutto in discesa, via via vedremo cambiare la morfologia del terreno, usciti dalla Forces De Sieles scenderemo fino a raggiungere al km 11,8 il confortevole Rifugio Firenze, a quota 2037mt. Se non l’abbiamo ancora fatto, è proprio il caso di concedersi un bel pranzo gustando qualche specialità dell’Alto Adige.

La vetta del Col Dala Pieres
Arrivo al Col Raiser

Riprendiamo il nostro itinerario prendendo il sentiero n.4 e andiamo verso il Rifugio Col Raiser, che raggiungiamo dopo circa 20 min di cammino in un paesaggio che alterna zone boschive ad ampi prati per i pascoli d’alta quota. Arriviamo al Col Raiser, un’importante struttura con albergo, ristorante, dove arriva anche la funivia direttamente dal Plan Da Tieja, e soprattutto da dove si possono osservare in tutta la loro ampiezza e bellezza i verdi pascoli Ncisles e Seceda.

I verdi prati sotto allo Juac
Ripartiamo dal Col Raiser, e scendiamo verso i rifugi sottostanti. Troveremo per primo, lungo il sentiero n.4, il Rifugio Gamsblut, qui prendiamo sulla sinistra il sentiero n.1A in direzione del rifugio Sangon, e da quest’ultimo ancora il sentiero n.1 fino ad arrivare al bellissimo Rifugio Juac. Saremo scesi a quota 1900mt e da qui avremo una bellissima visuale sul Monte Stevia, che abbiamo affrontato nella mattina, e ancora su tutti gli alpeggi più a nord. Al di sotto dello Juac, bellissimi prati ondulati costeggiano il nostro sentiero.

Riprendiamo dunque il sentiero n.3 e scendiamo fino a ritornare a Daunei, nello stesso punto dell’andata. Lungo quest’ultimo tratto in discesa, passeremo di fianco al grazioso laghetto Schutz. Infine ripercorriamo in senso inverso il tratto boscoso fino a ridiscendere a Plan da Tieja, al termine di questa lunga ma bellissima escursione.

* fonte: Carta Escursionistica Tabacco n.05


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