O come mai questo blog??

Dal 2011 mi sono dato all'escursionismo, un modo alla fin fine più semplice e diretto per stare a contatto con la natura. Del resto, come potete vedere qui a fianco, già da piccolo ero un in-tenditore in materia..eheh. Certo, c'è (o c'era, visto che ormai da più di un anno non la pratico più..) anche la pesca, come per qualcun altro può esserci la caccia, o la raccolta funghi ecc., ma quasi tutte in comune hanno secondo me un grosso limite: il fatto di considerare la natura come un "veicolo" per il raggiungimento di un certo grado di soddisfazione, e non essa stessa il fine. In un certo senso, è come se debba esserci sempre un profitto finale. Le escursioni invece non sono nient'altro che il sano desiderio di passare un po' di tempo immersi nella nostra natura, osservarla, e basta.

giovedì 21 luglio 2011

Escursione Seceda - Fermeda - Rif. Firenze - St. Cristina

Lunghezza = 13 km
Durata = 4 h
Difficoltà = media
Altitudine max. = 2456mt. s.l.m.


Con questa escursione, che seppur abbastanza lunga non è tuttavia difficile in quanto essenzialmente sviluppata su dislivelli in discesa, attraverseremo piacevolmente gli altopiani a nord della Val Gardena, attraversando il Seceda, il Mastlé, e il Cisles, fino a ridiscendere a Santa Cristina.

Si parte direttamente dalla stazione di arrivo della funivia Seceda, dopo averla presa a Ortisei e fatto il cambio di cabina nella stazione intermedia Furnes. Saremo già così a quota 2456 mt, sull’orlo occidentale dell’omonimo altopiano Seceda.

Clicca per ingrandire e scaricare la cartina  [in blu il percorso]

Da qui partono alcuni sentieri, noi prendiamo sulla sinistra lo stretto sentierino segnato n.1, stando attenti a mantenerci sempre sulla sinistra in quanto il sentiero prenderà successivamente la numerazione 6. Costeggeremo quindi la parte alta del Seceda fino a che arriveremo alla Forcella Pana. Dopo uno sguardo sulla bellissima vallata sottostante, riprendiamo il cammino scendendo progressivamente e con attenzione sul sentiero che presenta numerosi tratti lastricati e per questo probabilmente scivolosi se bagnati.

Continuando la nostra discesa ci raccorderemo di nuovo con il sentiero n.1,  che successivamente lasceremo, oltrepassando un piccolo scalone di legno, prendendo il sentiero n.2B, in direzione della Malga Piera Longia; è questa l’eventuale via da percorrere se avremo intenzione di fare la lunga traversata verso il Rifugio Puez.

Il sentiero n.6 in direzione della Forcella Pana
Nel frattempo, costeggiando le più basse cime delle Odle, possiamo osservare il bellissimo panorama ai nostri piedi, disseminato di malghe e masi qua e la. Arrivati alla malga Piera Longia, è caldamente consigliato un assaggio di latte fresco, una vera delizia, in quanto munto direttamente dalle mucche lì presenti. A questo punto il sentiero proseguirebbe in direzione del Puez, noi prendiamo invece la comoda strada sterrata proprio di fronte alla malga, passando proprio sotto ai giganti denti di pietra che poggiano sul terreno circostante.

Arriveremo, continuando la nostra piacevole discesa, fino ad un incrocio a T, dove svolteremo a destra in direzione del Rifugio Fermeda, imboccando contemporaneamente il sentiero n.2 che proviene dal Col Raiser.

La Malga Piera Longia
Le Odle

In breve arriveremo al grande e accogliente rifugio, dove potremo eventualmente ristorarci. Di fronte al rifugio, leggermente spostato sulla destra, vedremo distintamente un piccolo sentierino in discesa con l’indicazione verso il Lago Sant e la relativa “Malga del Formaggio”. Prendiamolo e discendiamo diagonalmente il Mastlé, lungo questo stretto budellino in alcuni punti fangoso per la vicina presenza di rivoli che scendono lungo il pendio. Seguendo idealmente la traccia segnata dal camminamento, taglieremo quindi il campo che ci separa dalle rive del grazioso laghetto, posto subito in basso della caratteristica malga, altro ottimo posto per una pausa.

Dalla malga riprendiamo il cammino lungo la strada sterrata che scende fino all’incrocio, in corrispondenza del passaggio sopra il Torrente Mastlé, con l’altra strada sterrata che risale l’altopiano. Affrotiamo questo breve tratto in salita fino a ritornare sul crocevia che avevamo trovato precedetemente. A sinistra torneremo al Rifugio Fermeda, a destra ritorniamo sui nostri passi fatti inizialmente ma solo per andare in direzione del Rifugio Firenze, nostra prossima meta.

Rifugio Fermeda
Lago Sant

Arrivati al km 7,15, prendiamo sulla sinistra la traccia di sentiero n.2 in direzione diretta del rifugio passando per una graziosa zona mista  fra rocce e abeti. Arriveremo al Rifugio Firenze, a quota 2040mt., dopo circa 8,4 km dalla partenza.

Dal rifugio si prende la larga strada sterrata segnata (n.1) che discende progressivamente in direzione di Santa Cristina, attraversando bellissimi boschi di abeti e costeggiando il torrente Ncisles. Quando saremo a circa metà della nostra lunga ridiscesa, arriveremo al grazioso laghetto Ciaulonch.

Rifugio Firenze
Il Laghetto Ciaulonch

Infine, l’arrivo a Santa Cristina, alla stazione di partenza dell’ovovia per il Col Raiser, sancisce la fine di questa bella passeggiata nei verdi prati della Val Gardena.

* fonte: Carta Escursionistica Tabacco n.05


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