- Lunedì 16 Maggio: dopo mesi e mesi di preparativi, la partenza per la SPratata (il 21 Maggio) è ormai alle porte. Alla fine, saremo in tre: io, il Piusti e Graziano. Da Novembre, da quando la SPratata ancora non si chiamava SPratata ed era appena stata partorita l’idea di affrontarla, abbiamo imbarcato e poi perso (a parte alcune altre effimere comparsate), almeno altre due componenti: Dario e Alessio, attratti forse più dal fascino iniziale di questa strana idea che dalla reale volontà di affrontarla davvero. Graziano, anche se spesso da l’idea di volerla affrontare in maniera troppo “light”, è comunque deciso nel voler esserci. Personalmente, a parte gli impegni familiari, penso di non essermi dedicato ad altro in questi ultimi 6 mesi: dallo stendere il tracciato da seguire e preparare tutte le tappe per i GPS, allo scannerizzare le mappe in modo da ricavarne più copie di ogni singola tappa, alla ricerca di informazioni sui luoghi da visitare, orari, negozi alimentari, ferramente, alla ricerca di un agriturismo che fosse nei pressi del nostro passaggio, prezzi, prenotazione, caparra, e dulcis in fundo, per il nostro soggiorno-pausa all’agriturismo, anche il fare la spesa dei viveri e spedirla a loro in un pacco. Proprio stamani mio suocero va alla posta per spedire questo pacco, entro Venerdì dovrebbe essergli arrivato. Nel frattempo cominciano ad affiorare, sui vari siti meteo, le previsioni a 15 giorni che comprendono proprio il periodo in cui saremo in viaggio. Per il momento la tendenza promette pochi giorni “tranquilli”, per il resto molta incertezza, ed è un peccato, perché il mese di Aprile e anche fino ad adesso si sono susseguite delle belle settimane. Lo scorso Sabato, ironia del destino, anche il mio ginocchio destro ha fatto un po’ crac, una strana torsione che mi ha lasciato una specie di dolorino avvertibile solo in certi momenti…ma cosa succederà quando dovrò camminare per km e km con il peso sulle spalle? Ho fatto comprare al Piusti una ginocchiera di contenimento, ma ho toppato la misura e mi toccherà andare a cambiarla a Colle Val D’Elsa!!
- Mercoledì 18 Maggio: ancora il pacco non è arrivato, e la cosa strana, ma ovvia per me che ho già avuto finora molte esperienze con i pacchi e i corrieri, e che ieri l’SDA ha dichiarato che il destinatario era assente, e invece non era vero (ho sentito per telefono proprio Velio, dell’agriturismo); oggi invece c’è un assurdo cambio di indirizzo che nessuno ha chiesto…boh…speriamo bene…domani sera con gli altri ci ritroveremo per la “pesa” ufficiale degli zaini e per definire alcune cosette. Nel frattempo ho dovuto modificare in extremis qualche percorso, per renderlo più agevole, tutte queste modifiche da ultimo non so se siano un bene o un male, mi viene da pensare che siano un modo per celare e allo stesso tempo incanalare un po’ di timore che comunque provo per una cosa mai fatta in vita mia. Di solito chi vuole fare queste cose inizia aggregandosi a qualcuno che ha già avuto qualche esperienza, sia di trekking itinerante che di campeggio. Io niente di tutto questo, sicché boh…sarà maggiore la soddisfazione se andrà tutto bene!!
- Giovedì 19 Maggio: niente, anche oggi il pacco non è stato spedito, e fra Poste e SDA ci sono diventato matto senza riuscire ad avere notizie del nostro pacco, dove sia, come stia…niente di niente! Se ‘sto maledetto pacco non arrivasse, sarebbe un casino! Domattina mi riattaccherò al telefono con le Poste…Stasera dopo la riunione con gli altri, dentro di me sono comparsi più dubbi che certezze. Graziano mi sembra un po’ “out” dal punto di vista dell’equipaggiamento. Che diamine, non bisogna mica partire per la guerra, ma confesso che quando ho visto il suo zaino autoriparato con lo schienale sostituito da una tavola di compensato, ho da subito avuto dei seri dubbi. Boh..ho paura che, male attrezzati, potrebbe essere maggiore il rischio di trovarci in difficoltà tutti, nel senso che poi mica puoi piantare uno lì per strada, se non dovesse più farcela…Ho indossato il suo zaino tre minuti e già sentivo la fitta dello spigolo del compensato sul fondo della schiena…mah…Tra l’altro stasera ha più volte menzionato il fatto di poterla rinviare perché lui è troppo incasinato in questo periodo. Fra paura per il meteo, gli orti da innaffiare, il gatto che non sa a chi lasciarlo, mi sembra che ci siano troppe premesse per far capire che per ora lui non è pronto. In effetti il meteo è sempre ballerino, un giorno dice pioggia e l’altro sole, inutile dire che io partirei comunque in qualunque condizione. Ormai sento già l’eccitazione aumentare giorno dopo giorno, e anche a lavoro, fra sfottò e tormentoni, con me non si parla d’altro…Ma come ho sempre detto a tutti, decideremo tutto domani.
- Venerdì 20 Maggio: non sempre i Venerdì devono cascare il 13 per essere funesti…stamani sono entrato alle 8 a lavoro e alle 10 ero già fuori. Dopo ben 4 sermoni al telefono con quegli inefficienti operatori delle Poste, ho deciso di andare direttamente alla filiale SDA a Grosseto e scoprire dove sia il nostro pacco. Alla filiale, dopo la scontata sequela di cazzate che mi hanno propinato per giustificarmi che il pacco lo avevano ancora lì, me lo sono caricato in macchina e l’ho portato personalmente all’agriturismo Cherzo, vicino Cinigiano. Da lì poi sono andato a Colle Val D’Elsa, dove sarei comunque dovuto andare per cambiare la ginocchiera che avevo fatto acquistare al Piusti per il mio malandato ginocchio. In totale quasi 260km!! Arrivato nei pressi di Porrona, in lontananza vedo benissimo Monticello Amiata, il Monte Labbro e il Monte Amiata, sembra che mi chiamino..anzi, ho quasi la sensazione di essere già partito…Dopo aver consegnato il pacco all’agriturismo ai genitori di Velio, mi fermo per una mezz’oretta a mangiare il panino preso a Grosseto, proprio ai piedi del Castello Porrona, e trovo anche il tempo di videochiamare su Skype Mimmo, per aggiornarlo su questa odissea del pacco. Prima di ripartire per Colle Val d'Elsa mi addentro nella strada asfaltata di campagna per poter prendere visione in anticipo di un punto critico che troveremo lungo il cammino della 3a tappa, un fosso che dovremo guadare e un campo da risalire fino a ritrovare la strada che sto percorrendo a ritroso. In corrispondenza di una curva con una bella vista panoramica sulla campagna, c'è un tronco di un albero scavato a mo di sedia, penso che sarà un ottimo punto dove fare delle foto quando ci passeremo. Alla fine della strada c'è un mega podere e mi fermo a fare due chiacchere con il padrone di casa, che rimane incuriosito e incredulo quando gli dico che passeremo di lì a giorni; se lo vedrò, gli darò un saluto. Riparto per Colle Val d'Elsa, e quando sono fra Civitella Paganico e Siena, mi chiama Graziano che mi implora di rinviare la SPratata, lui è troppo impegnato. Per me, sentirlo dire proprio all’ultimo giorno, nonostante le sue sincere scuse, è una frecciata mortale, proprio mentre anche all’ultimo giorno ho dovuto affrontare l’ennesima rottura di palle. Che sia beninteso, ho affrontato comunque volentieri, perche di certo non vorrei avere il rimpianto di aver dovuto rimandare il tutto per mio disinteresse…mi dispiace, ma a Graziano non posso dire altro che decideremo insieme al Piusti, fermo restando la mia intenzione di partire comunque. Mentre torno da Colle Val D’Elsa, alla radio passano in sequenza “Nessun Dolore” (al ginocchio, ndr) e “Wild Boys”, sicché, penso, anche la colonna sonora pre-partenza promette bene…A casa dal Piusti, dopo la naturale reticenza di Tiziana che ci invita (inutilmente) a rimandare, definiamo i dettagli. Alla fine prenderemo la tenda più piccola da due, più leggera. Ci salutiamo alle 19.00. Alle 19.15 mi richiama. Il sesto senso non mi tradisce. So già cosa deve dirmi. E il motivo è oggettivamente più valido dell’intera compilation dei problemi di Graziano: motivi di salute. Non suoi ma comunque motivi di salute. A questo punto, alzo bandiera bianca, ho fatto veramente tutto il possibile per non poter rimandare, ma se tutti lasciano, che devo fare??...La sera passa via liscia, sembro rintontito, Alessandra probabilmente lo capisce e mi lascia stare così…
- Sabato 21 Maggio: oggi ho passato tutto il tempo a pensare a dove saremmo stati in questo o quell’altro momento…la giornata tra l’altro è bellissima, in spregio a quanto accaduto nei giorni precedenti. Sentito il Piusti, decidiamo, in attesa di nuovi sviluppi e di molte incertezze, di rinviare di una settimana, a Sabato 28. Chiamo Velio e comunico la nostra défiance, poi avviso via via tutta la carovana di tifosi: Mimmo, Massimo, Simone ecc..ecc..
- Domenica 22 Maggio: Graziano ha già fatto sapere che per lui una settimana di rinvio non è sufficiente, minimo devono essere due. Ma fa già troppo caldo adesso, figuriamoci fra due settimane. No, a questo punto un minimo di prelazione nelle decisioni mi spetta. Che cavolo, l’ho quasi messa in piedi tutta io questa SPratata, è da mesi che si sa il giorno della partenza, ora è tutto pronto, bisogna solo partire, già è tutto slittato di una settimana, che altro devo aspettare? Anche oggi tra l’altro bel tempo e addirittura caldo infernale. Scrivo dunque un’e-mail al Piusti con le mie ragioni, spero capirà: per me in sostanza è di partire lo stesso, è chiaro che altrimenti non si andrà più. Stasera mi sono messo a cercare su internet qualche sacco letto più leggero, perché, con quello che ho, rischio di schiantarci di caldo con queste temperature, e cosa ti trovo? Un’occasione su Sportler, un saccoletto Salewa a metà prezzo giusto giusto per le mie necessità. L’ho ordinato subito, insieme ad un materassino light, fanno 1,5 kg, contro gli 1,8 di quello che già ho, sicché anche tre etti in meno, che non guastano…La serata di acquisti prosegue bene perché trovo anche in vendita due adattatori usb che mi permetteranno di poter caricare il GPS direttamente attaccato al pannellino solare, così ora le possibilità di ricarica sono ben tre!!
- Lunedì 23 Maggio: oggi, se fossimo partiti per la SPratata, avremmo dovuto affrontare il tappone di 23 km…più ci penso e più cresce il rammarico. Il Piusti non ha ancora fatto sapere niente, Graziano nemmeno, mi assale il timore che davvero, come spesso viene da dire, quando una cosa si comincia a rinviarla alla fine non s’ha da fare per niente. In questi giorni ho scoperto con piacere la lettura di alcuni brani dei libri di Walter Bonatti. E’ incredibile il bagaglio di esperienze ed emozioni che quest’uomo ha accumulato nella sua (sicuramente) fortunata vita. Ed è per me molto emozionante leggere di come lui interpreti e viva anche spiritualmente le sue scalate, le sue montagne, le sue avventure. Di come esalti le avventure in solitaria, le uniche che alla fine hanno lasciato in lui qualcosa di veramente sensazionale da poter descrivere e raccontare. Dei lunghi monologhi interiori che saltano fuori quando ti ritrovi solo e con tutto il tempo a disposizione per poter riflettere su qualsivoglia argomento. E se anch’io me ne andassi da solo su questo benedetto Monte Amiata? Sicuramente i timori di non dover andare per niente, stanno cominciando a generare in me, in maniera sempre più concreta, questa possibilità.
- Martedì 24 Maggio: io mi sento già pronto per Sabato, il meteo tra l’altro ha messo un salubre e leggero calo di temperature dopo il caldo asfissiante di questi giorni. Oggi mi ha chiamato il Piusti, voleva sapere se doveva segnare o meno le ferie per la prossima settimana: per me era già scontato che l’avesse segnate!! Gli ho detto che se voleva venire le doveva segnare. Non so se sia andata così, ma probabilmente questa mia risposta secca, anche inconsciamente, gli avrà fatto capire che a questo punto vado anche solo, non m’importa. Anzi, è un’idea che sto maturando sempre di più in me, anche per esserci preparato mentalmente. Mi è venuto anche da pensare, infatti, che anche il Piusti, se non venisse Graziano, sarebbe più propenso per il rinvio a data da destinarsi, forse in tre si sente più sicuro, non lo so, magari mi sbaglio, ma ormai le metto in conto tutte. Io ormai voglio solo partì!! Fra Domenica e Lunedì gli ho scritto un paio di sermoni per e-mail, per fargli capire che se Graziano non ci sarà non è perché lo avremo escluso ma semplicemente perché lui ha altre priorità rispetto a questa SPratata. Nessun senso di colpa quindi. Ma se non verrà neanche lui, non aspetto più nessuno. Finora sono quasi sempre andato da solo, e l’ho sempre sbarcata bene, una settimana di solitudine (per modo di dire) la vedrei come un bella sfida personale. Ad Alessandra direi una grossa bugia probabilmente, nel senso che non gli dirò che vado da solo finché la cosa non verrà fuori da sola, ma a quel punto sarò in viaggio. In ogni caso il messaggio serale del Piusti sembra chiarire tutto e sgombrare la mente dai dubbi: ha segnato le ferie, tutto ok. Mi invita solo a ricontattare Graziano per un estremo tentativo, quindi gli ho mandato un’e-mail che sa di ultimatum in serata, spero comprenda anche le nostre (o forse solo le mie) necessità.
- Mercoledì 25 Maggio: è arrivato il nuovo saccoletto e il materassino, non c’è che dire, la Salewa è la Salewa. Chiusi ingombrano veramente poco, posso anche riporli dentro lo zaino anziché legati fuori come l’altro sacco a pelo. Alla fine decido di risistemare nuovamente tutta la roba dentro lo zaino, e con mi grande sorpresa, in senso assolutamente positivo, quando arrivo a pesarlo mi da 17 kg, un chilo in meno rispetto alla prima volta, meglio così. Graziano ha risposto alla mia e-mail, nessuna polemica, anzi, sono saltati fuori per lui altri impegni e grattacapi, fra cui una dermatite alle unghie delle mani e una prossima citazione dinnanzi al Giudice di Pace. Insomma, per lui veramente una sfortuna dietro l’altra. L’e-mail la vedo più come una sorta di suo commiato verso me e il Piusti. Peccato, sarà per la prossima volta. Ormai siamo a tre giorni dalla partenza, ma se mai ci fosse ancora il bisogno di acuire l’amarezza per non essere partiti Sabato scorso, il Piusti mi confida che in realtà saremmo potuti partire, che la sua probabile emergenza dell’ultimo momento non si era poi rivelata in seguito così imminente. Va beh, con il senno di poi si traggono sempre le conclusioni più ovvie, semplicemente doveva andare così, a me basta sapere che, da parte mia, fino all’ultimo, ho sempre fatto tutto il possibile affinché non vi fosse alcun problema.
- Giovedì 26 Maggio: meno due alla partenza, con gli altri traspare in me una calma innaturale e forse anche bugiarda. Sono in tanti, a lavoro come fuori, che incuriositi cominciano a fare sempre più domande su questa SPratata. Mi piace pensare che fra loro ce ne siano molti che magari sarebbero anche venuti, affascinati dall’impresa. In effetti con chiunque ne parli, la intendono come un’impresa dal difficile risultato. A me non sembra così, forse sarà una sorta di incoscienza fanciullesca che comunque ritengo giustificata se non obbligatoria in questi casi. Come si dice in gergo sportivo, sarà il campo a decretare se parleremo di vittoria o sconfitta…
- Venerdì 27 Maggio: h22.50, è tutto pronto, domattina si parte. Sono abbastanza lesso, oltre ai preparativi finali c’era anche da sfacchinare per i preparativi di Alessandra che questa settimana starà direttamente dai suoi. Dulcis in fundo sono anche tutto indolenzito nella schiena…ma sì…sarà solo un po’ di tensione… Oggi ho trovato Graziano, era veramente dispiaciuto di non poter venire. Effettivamente ha le dita delle mani messe proprio male, rigonfie e sanguinanti all’attaccatura fra dito e unghia. Una maledetta dermatite, è proprio vero che anno dopo anno sono sempre più persone a soffrirne, io stesso ne ho un leggero accenno sopra le mani. Ma adesso che siamo prossimi alla partenza, l’unica cosa della quale non sono sicuro sarà la tenuta del ginocchio destro. Spero tanto che non aumenti quel minuscolo dolore che attualmente sento solo a volte, però, mi domando…e quando avrò fatto km e km?? Ogni cosa a suo tempo. La cosa che mi ha fatto molto piacere e che oggi, in tanti, mi hanno fatto un sacco di domande e di in bocca al lupo. Chi vuole che gli mandi le coordinate, chi mi ha chiesto se può chiamarmi, chi, tanti, vogliono sapere da dove passeremo di preciso…Corrado addirittura, e lo ringrazio molto, si è anche raccomandato di contattarlo in caso di qualunque necessità. Anche se piccole e insignificanti, diciamo che le considero delle piccole dimostrazioni di affetto, o comunque il loro interesse è già per me motivo di soddisfazione personale e giusta ricompensa. Ho anche, casualmente, beccato in mensa il mio caro ex collega di lavoro all’Elettromar Fabio, saranno mesi e mesi che non ci vedevamo, nonostante tutto anche lui mi ha chiesto della SPratata nei due minuti che abbiamo parlato. Senza contare anche Paolo il fornaio di Prata, con il quale mi sono dato appuntamento per domattina al suo forno…
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