Sabato 28 Maggio: h15.35, finalmente partenza!! Questa SPratata è iniziata. Stamattina alle 8.00 circa abbiamo lasciato Prata per la prima tappa fino a San Martino. Adesso siamo nel piccolo parchino poco dopo Roccatederighi, quindi, praticamente, già alla fine della prima tappa. E’ andato tutto abbastanza bene, alla partenza, davanti al forno di Paolo, una nutrita schiera di donne pratigiane, tra le quali la mamma del Piusti, ci hanno augurato il buon viaggio. Di fronte a casa mia, il mitico Ferrari, come tanti in questi ultimi giorni, rammaricato ci ha detto che se lo avesse saputo sarebbe venuto anche lui. Quanti ne ho sentiti ultimamente lanciarsi in questi propositi…Abbiamo subito fatto una piccola deviazione per evitare di passare dal podere di Fabio, più che altro da evitare era il possibile incontro con il mastodontico pastore maremmano, che già una volta ebbi a incontrare durante una mia escursione in solitaria.
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Pausa e caffè mattutino |
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Discesa verso il Torrente Farma |
Prima di arrivare alla Fornaci, alla confluenza con la SP19, abbiamo dovuto lasciare il sentiero, troppo intricato, attraversare un cancello di rete e fare l’ultimo tratto costeggiando il sentiero ma da dentro un campo sementato e già con l’erba alta. Niente di complicato. Ripreso il sentiero dopo il breve passaggio nella strada asfaltata, dopo poco siamo arrivati al podere Aia, immerso in un bellissimo verde con querce mastodontiche. Lì un simpatico vecchino con un unico incisivo rimasto in bocca si è affacciato dal casolare, augurandoci buona giornata. Sembrava d respirare un’atmosfera di tempi andati, giustamente il Piusti osservava che questa è gente che magari esce di casa una volta l’anno se c’è da votare, e poi passa tutta la vita in campagna…arrivati ai ruderi del podere Collemaggi, ci siamo resi conto che stavamo perdendo la traccia del nostro sentiero, quindi, rientrati sui nostri passi, ci siamo resi conto che dovevamo lasciare la strada sterrata per prendere uno stretto ma ben visibile stradello nel bosco. Molto bello e piacevole da attraversare, ma abbiamo fatto il primo degli incontri con i serpenti. Ci è parso una vipera, che seguendoci parallelamente nella sua fuga, è andata infine ad arrampicarsi su un alberello passandoci poi sopra le nostre teste, quindi, fuga!!
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Il Piusti guada la Farma |
Poco dopo, rientrati nella strada sterrata che era anche sentiero segnato della Comunità Montana, siamo andati in direzione di Poggio alle Guardie, inoltrandoci nel dedalo di stradelli che caratterizzano questa zona. Immancabilmente abbiamo sbagliato strada, anche perché la traccia da me segnata sul GPS erroneamente seguiva l’andamento della cessa di una linea elettrica. Ci siamo quindi fatti un pezzo nella macchia per rientrare nella nostra giusta direzione, e proprio quando eravamo a 5 mt dalla strada sterrata, stavamo di nuovo per sbagliare, perché stavamo inoltrandoci nella cessa e seguirne la via in mezzo a delle felci che mi arrivavano alle spalle. Meno male che mi sono sporto leggermente oltre le frasche che avevo davanti e ho visto la strada! Era l’ora giusta per una pausa e un buon caffè. Ripreso il cammino, siamo proseguiti speditamente per la discesa verso il Torrente Farma, veramente molto bella, immersa nel bosco. Al torrente il guado è stato molto semplice perché l’acqua, seppur freschissima, era veramente poca. Mi è rivenuto in mente di quando da piccolo venivo in queste zone con il mio babbo per insidiare qualche trotella. La risalita dal torrente ci mette a dura prova, assolata, molto ripida e sconnessa con grossi sassi. Mentre saliamo racconto al Piusti di quando il Venerdì 20, dopo aver portato il pacco all'agriturismo, notai un tronco d'albero a forma di sedia, sul quale faremo delle belle foto, quasi alla fine della 3a tappa [leggi il racconto dei giorni precedenti]. La salita dopo la Farma sarà comunque l’unica fatica dell’intera tappa. Il tratto finale è praticamente una passeggiata, si costeggia il Poggio Trinquella e in breve si discende nella SP8, verso Roccatederighi. Nell’occasione incontriamo anche un altro grosso serpente, perfettamente immobile e mimetizzato sul ciglio della strada.
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MagoZichele contempla la Farma... |
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Arrivo a Roccatederighi |
Arriviamo in paese alle 12.45 circa, una breve pausa alla fontanella e poi raggiungiamo il parchino dove abbiamo pranzato, all’imbocco della salita verso San Martino. A fine pranzo, per il caffè, è venuto a trovarci Corrado, mi ha fatto molto piacere, un po’ me lo sentivo; con lui abbiamo piacevolmente scambiato quattro chiacchiere e raccontato la nostra prima tappa. Inoltre ci ha anche dato qualche utile indicazione. Peccato essermi dimenticato di scattare con lui una foto… Nel frattempo, il pannellino solare ha perfettamente ricaricato i nostri GPS per la tappa di domani. Oggi raccontavo al Piusti delle gesta di Walter Bonatti, peccato non essermi procurato per tempo un suo libro, me lo sarei sicuramente portato dietro.
Insomma, per ora come primo giorno sembra tutto abbastanza OK. Il ginocchio è sempre lì, nessun dolore in più ma neanche in meno, spero regga bene nel prosieguo.
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Pausa pranzo |
h21.45: Siamo in tenda. Ho appena narcotizzato il Piusti dopo che gli ho sganciato una bomba chimica! Più che MagoZichele sembro il MagoAfono del Vernacoliere!! Stiamo ascoltando la finale di Champions League, fuori si stava facendo freddino. E’ andata bene, oggi arrivati a San Martino, dentro le strutture sportive c’era il mitico Mister Magilla, l’allenatore per definizione di Roccatederighi. Il Piusti mi ha mandato in avanscoperta per contrattare un posto tenda dentro la recinzione dei campi. Come l’ho chiamato “Mister!!” un sorriso a 32 denti si è aperto davanti a me, e ho capito che avrei potuto chiedere anche l’impossibile..eheh..scherzi a parte, è stato veramente disponibile, e ci ha lasciato anche la porta del bagno aperta. La tenda l’abbiamo messa proprio di fianco al campo sportivo, in posizione molto comoda.
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Bellissimo punto panoramico |
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Arrivati a San Martino!! |
La presenza di ricci di castagno per terra, che incuteva timore al Piusti per l’incolumità del suo materassino, l’abbiamo risolta prendendo in prestito alcuni materassini che utilizzano per le attività sportive, disponendoli sotto il pavimento della tenda, rendendo tra l’altro molto confortevole il giaciglio. Un irrigatore nel frattempo continua ad innaffiare ininterrottamente il campo, speriamo si spenga, non avrebbe senso irrigare per tutta la notte. Stasera, prima della cena, il Piusti si è tolto una piccola zecca dal braccio, non so nemmeno come abbia fatto a vederla! Salendo verso San Martino, siamo passati da un punto panoramico veramente molto bello, si vedeva distintamente la piana di Grosseto, i Monti dell’Uccellina, l’Isola del Giglio e in lontananza il Monte Argentario.
La tenda è montata!!!
In serata, quando Il Piusti si è sentito telefonicamente con Tiziana, lei è stata abbastanza fredda, mi dispiace, temo che mi consideri in parte “colpevole” del fatto che lui l’abbia lasciata a casa, ma ormai è così, la cosa si sapeva che sarebbe andata così…sarebbe bello poter fare qualcosa di simile tutti insieme, ma con i bimbi piccoli è veramente un casino, per ora! Già, i bimbi piccoli…chissà il mio Capitan Feffo…Baabboo…Baabboo…se tutto va bene con la SPratata, per contro vorrà dire che fino a Sabato non lo rivedrò…meglio non pensarci, altrimenti sento già la nostalgia…mi sembra così strano, questa sera non c’è il solito rituale del preparare la camera per la notte e metterlo a letto…vabbè, sono le 22.10, ora stacco tutto e proverò a dormire, speriamo che con i tappi auricolari vada meglio dell’ultima volta!
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* si ringrazia gentilmente il Piusti per il materiale fotografico messo a disposizione
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